L'assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo

Botta e risposta. L’oggetto sono le pensiline mancanti alla fermata dei pullman di via Manfredi, le contendenti la consigliera comunale di Area Popolare Grazia De Sario e l’assessore ai Lavori Pubblici Marina Dimatteo. Dopo che nella giornata di sabato la consigliera De Sario aveva invitato l’assessore Dimatteo a prendere provvedimenti circa la mancanza della pensilina, non si è fatta attendere la risposta dell’assessore del Partito Democratico.

«La procedura che si sta adottando per arrivare quanto prima alla istallazione della Pensilina per la Fermata degli autobus in via Manfredi- afferma la Dimatteo- parte dalla richiesta di copertura finanziaria che è stata fatta dai nostri uffici al settore ragioneria e che, non avendo trovato accoglienza in altri capitoli è tornata all’ufficio manutenzioni. È stato necessario trovare risorse nell’ambito delle stesse manutenzioni, le quali già soffrono per le scarse finanze e sempre più decrescente risorse umane.

La determina dirigenziale che ne autorizzava l’acquisto è stata accettata solo dopo aver incrementato il capitolo dell’arredo urbano attraverso una variazione di bilancio la cui proposta di delibera era calendarizzata per il Consiglio Comunale del 29 Novembre. Sfortunatamente il Consiglio in questione non ha avuto luogo ed è stato necessario approvare il provvedimento con delibera di Giunta Comunale il 30 Novembre poi ratificato in Consiglio Comunale il giorno 28 Dicembre. La salvaguardia e la sicurezza dei cittadini è una priorità per l’amministrazione e sono a scusarmi con i cittadini che si sono trovati in condizioni di disagio dovuto a questo ritardo, la cosa che provoca un certo stupore è che la Consigliera Desario, che ha il merito di aver presentato l’interrogazione, pur essendo presente in Consiglio Comunale il 28 dicembre, al momento della votazione non si sia resa disponibile al voto. Molti procedimenti sarebbero più veloci se ci fosse la volontà di risolvere i problemi non solo lo spirito di protesta, chi ne paga le conseguenze sono sempre i cittadini».