Informazioni di garanzia sono state notificate dalla procura di Trani a nuovi indagati nell’ambito dell’indagine sul disastro ferroviario avvenuto sulla tratta di Ferrotramviaria Andria-Corato il 12 luglio scorso, in cui morirono 23 persone e altre 50 rimasero ferite.

La notifica degli avvisi di garanzia è stata decisa dal procuratore di Trani, Francesco Giannella, per sottoporre gli indagati ad interrogatori. A quanto si apprende, i nuovi indagati sarebbero quasi tutti dipendenti di Ferrotramviaria.

Il reato di “rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro”, è la nuova contestazione avanzata dalla procura di Trani. La nuova ipotesi di reato (articolo 437 del Codice Penale) che prevede la pena della reclusione fino a 10 anni, farebbe riferimento al sistema di sicurezza del “blocco telefonico” ritenuto dai pm «obsoleto ed assolutamente insicuro», presente sulla tratta in cui si verificò lo scontro frontale tra i due treni.