«Ben sette mesi, questo è il tempo che il Comune di Barletta, nella persona del dirigente arch. Lamacchia, ha impiegato per rispondere ad una nota protocollata a luglio 2016 dal consigliere regionale Mario  Conca (Movimento 5 Stelle) che ci preme ringraziare per l’ esemplare disponibilità. Nella nota si chiedeva al sindaco Cascella di trasmettere alla Corte dei Conti gli atti amministrativi ed ogni documentazione contabile relativa alle estumulazioni e traslazioni che hanno interessato circa 300 salme sepolte nella Cappella Nazareth del cimitero cittadino al fine di verificare se la mancata riscossione degli oneri relativi a tali operazioni non costituisse un cospicuo danno erariale». La denuncia è firmata da Maria Paola Cianci di Barletta Cinque Stelle. «A ben vedere-spiega la Cianci-la risposta alla nota, oltre che nella tempistica, non ci soddisfa nemmeno sul piano sostanziale. Infatti il dirigente Lamacchia scrive che la documentazione non sarebbe stata trasmessa alla Corte dei Conti in quanto a Novembre 2016, e dunque a distanza di addirittura cinque mesi dal deposito della nota da parte del consigliere Conca presso l’ufficio protocollo comunale ,la stessa era stata acquisita dagli Ufficiali di Polizia Giudiziaria a seguito dell’indagine avviata dalla dr.ssa Merra del Tribunale di Trani. In altre parole, se il Comune di Barletta avesse realmente voluto trasmettere gli atti alla Corte dei Conti, come da nostra richiesta, avrebbe avuto circa 5 mesi di tempo per farlo, prima dell’acquisizione degli atti da parte della Procura».

L’attesa prosegue così da «luglio 2015, data del nostro primo comunicato stampa sul tema, amplificato da un comizio dei consiglieri regionali Antonella Laricchia e Mario Conca, che l’amministrazione comunale si esprima in ordine alla mancata riscossione degli oneri previsti per le operazioni di estumulazione di 300 salme dalla Cappella Nazareth. Il paventato danno erariale, da noi stimato in circa 20.000euro avrebbe dovuto costituire per questa amministrazione una improrogabile priorità, non fosse altro che, accertando responsabilità o errori, forse si sarebbero potute recuperare risorse da impiegare anche​ nella manutenzione del cimitero stesso-spiega la Cianci- Invece il sito languisce nell’ incuria e le reiterate segnalazioni dei cittadini e delle associazioni, ad oggi, non hanno trovato alcun riscontro da parte di questa amministrazione, sorda ad ogni istanza, persino se si tratta di assicurare un dignitoso rispetto alla memoria degli estinti».