Uno sguardo alternativo, una riflessione attualizzante, a trecentosessanta gradi sul vero significato della Giornata Internazionale della Memoria, celebrata annualmente il 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 veniva liberato dall’Armata Rossa il campo di concentramento di Auschwitz, come stabilito dall’Onu. “La Memoria Non Basta”: questo il nome dell’incontro organizzato da Arci, UdS e Anpi di Barletta, ieri pomeriggio presso la Sala Rossa “Vittorio Palumbieri” del Castello. A fomentare la riflessione critica sono stati gli interventi dei due relatori, il prof. Mario Cassanelli, docente di filosofia al Liceo scientifico “C. Cafiero” e il prof. Luigi Pannarale, docente di Sociologia del Diritto presso l’Università “A. Moro” di Bari.

12698927_1909260195977213_59504807_oCassanelli è partito dalla descrizione della «tradizione occidentale di violenza» che nel terribile Olocausto ordito dai nazisti ha trovato soltanto il suo culmine di rappresentazione, indicando una vera e propria «negazione umana»; sterminio che non fu soltanto ai danni degli Ebrei, ma anche dei Rom, degli omosessuali, dei malati. Naturale, attuale e triste è stato il collegamento con la presidenza americana recentemente passata a Donald Trump, che spesso ha parlato con toni razzisti nei confronti delle minoranze e degli stranieri, preferendo una dialettica incitante all’odio e alla separazione, innalzando muri e non aprendo porte, agevolando la conoscenza e il confronto con l’altro. Pannarale si è soffermato a descrivere il paradosso del Novecento, in quanto in questo secolo si è realizzata l’audacia folle e crudele dello sterminio degli ebrei, ma anche la nascita di quella grammatica dei diritti universali, stabiliti proprio perché errori come quelli non potessero essere mai più ripetuti; la dicotomia nata dal disprezzo contrapposto alla riconoscenza. L’intervento del docente universitario si è soffermato anche sulla descrizione del «metodo democratico» che ha condotto a quei sistemi efferati di dittatura come il Nazi-fascismo, per cui bisogna sempre ricordare che democrazia non vuol dire sopraffazione delle maggioranze, anzi indica la possibilità di rappresentazione delle minoranze che non devono mai soccombere al volere di gruppi che possono apparire maggioritari.

16388672_1909260185977214_74008008_oPer i saluti istituzionali è intervenuto l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Giuseppe Gammarota, peraltro iscritto all’ANPI, sottolineando l’importanza delle diversità e la responsabilità che abbiamo tutti nel ricordare gli errori del passato per non ripeterne più, responsabilità che appartiene soprattutto alla classe politica. L’incontro è stato moderato da Leonardo Diella, membro dell’Unione Degli Studenti Barletta.