Riscossa Italia è un partito nato lo scorso novembre su iniziativa di un gruppo di patrioti italiani, tra i quali, gli avvocati e scrittori marco Mori di Rapallo, segretario, candidato anche a sindaco di Genova, Giuseppe Palma di Milano ma di origini pugliesi, di Ostuni, vice segretario e Luigi Pecchioli di Perugia, presidente.  Riscossa Italia ha anche un rappresentante parlamentare, la senatrice veneta Paola De Pin, molto attiva, sia in parlamento che sul territorio italiano, per aiutare la piccola e media impresa.

Ma di che partito si tratta?  «Stiamo parlando-spiegano i fondatori-di un movimento sovranista, che ha, tra i principali obiettivi del suo programma, il ripristino della Costituzione primigenia, quella del 1948, quindi l’uscita del nostro Paese dall’euro e dalla UE, l’abrogazione del pareggio di bilancio in Costituzione e il conseguimento della piena occupazione». La particolarità di Riscossa Italia è certamente «la schiettezza e il politicamente (s)corretto della sua comunicazione, infatti nessuno di loro si sottrae dall’affermare, ad esempio, che l’evasione fiscale e la corruzione, sono semplici reati e che nulla, ma proprio nulla, hanno a che fare con la crisi economica, la quale, come si legge nei tantissimi articoli pubblicati dai loro fondatori, è stata causata dall’euro, dai parametri forcaioli previsti dai Trattati europei e da alcune folli politiche sociali, economiche e fiscali poste in essere dal governo Monti in avanti».

Si tratta a tutti gli effetti di un partito con programma in stile…..sovrano. A riprova di questo, la dimostrazione che, tra i principali punti del programma del candidato a sindaco di Genova, Marco Mori, è prevista la violazione del patto di stabilità interno al fine di garantire i diritti inalienabili della persona e la messa in sicurezza del territorio, la possibilità di introdurre una moneta complementare e una regolamentazione delle licenze.