«Un chiaro segnale di valorizzazione e recupero delle nostre coste», questo il senso dell’incontro sul “Museo del mare diffuso”, promosso dal movimento “Buona Politica” svoltosi nel pomeriggio di ieri presso la sala della Comunità di Sant’Antonio, per presentare il progetto definitivo per il recupero funzionale del Trabucco e dell’allestimento museale didattico. Se ne era già parlato durante l’estate scorsa, ma i finanziamenti regionali sono stati convogliati dalle necessità di recupero dei trabucchi del Gargano. Durante il prossimo assestamento di bilancio regionale, come ha asserito il consigliere regionale (PD) Ruggiero Mennea, già nei prossimi mesi sarà pronto per essere reinserito quello barlettano, come previsto dalla L.R. n.16 del 30 gennaio 2015.16990680_10210708430280317_177362835_o

La memoria della comunità barlettana è fortemente legata a questo simbolo di un’economia che fu: fino ad alcuni decenni fa era nel pieno delle sue funzioni di pesca, favorendo anche l’occupazione di alcune famiglie di pescatori che potevano ‘vivere’ proprio grazie a questo; quello che rimane della testimonianza storica barlettana è il manufatto più meridionale della costa pugliese. Il progetto s’inserisce in quello riguardante il “Museo Diffuso del Mare”, che include una serie di altre strutture barlettane che verranno recuperate e riutilizzate, come Porta Marina e il Faro borbonico. Lo stesso Mennea ha anticipato che la Regione Puglia finanzierà con circa 50 milioni di euro tutte le attività di riqualificazione dei porti pugliesi, con le Autorità Portuali. Si pensi al progetto di dragaggio del porto di Barletta, che finora ha posto seri ostacoli a qualunque attività progettuale ad esso rivolta. Dunque, un recupero della memoria storica, ma anche un’attrazione turistica che sarà in grado di inserirsi nell’intento di valorizzazione delle attività marinare portuali anche della città di Barletta. È intervenuto anche il sindaco Pasquale Cascella rivendicando la tradizione marinara della città e l’importanza del recupero storico del manufatto ligneo; ha introdotto l’incontro l’assessore alle attività produttive – turismo, Giuseppe Gammarota, referente nella Giunta per la Buona Politica, nella duplice veste di padrone di casa e promotore dell’impegno nell’Amministrazione in tal senso, e ha concluso il consigliere comunale (Buona Politica) Giuseppe Dipaola. Il progettista incaricato dal Comune, arch. Francesco Giordano ha spiegato tecnicamente le varie fasi dell’intervento, offrendo anche una panoramica su lavori simili svolti per il recupero di altri trabucchi pugliesi.  Attualmente la struttura lignea sorge su un’area di pertinenza dell’Autorità portuale, perciò è necessario lavorare gomito a gomito con essa. La concessione del manufatto è appartenuta fino al 2014 alla famiglia Ricatti ma da tale data il Comune ha revocato la concessione attribuendosi ogni onere manutentivo: ciò rende possibile parlare di una progettualità. Già con una delibera del 2015, il Comune si è prefisso l’obiettivo di includere la funzione didattica del trabucco una volta ricostruito, che potrà mostrare le proprie funzionalità di pesca tanto importante nel passato a giovani e studenti.

Presenti diversi consiglieri comunali e assessori.

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