Assoluzione per non aver commesso il fatto. E’ l’esito conclusivo del procedimento giudiziario al quale è stato sottoposto il barlettano Antonio Savasta, sostituto procuratore della Repubblica di Trani all’epoca dell’acquisto di un terreno adiacente all’area di  Masseria San Felice, nel territorio di Bisceglie. A pronunciarsi è stato il Tribunale di Lecce, competente per le ipotesi di reato a carico dei magistrati del distretto di Corte d’Appello di Bari: Savasta aveva acquistato il terreno nel 2005 e stando all’accusa del vecchio proprietario, il biscegliese Donato Cosmai, lo aveva fatto inducendo il Cosmai ad operare la vendita dell’area adibita a sala ricevimenti nei confronti di suo fratello per 33mila  euro, a fronte del valore di 100mila. La pm Carmen Ruggiero chiese l’archiviazione per Savasta dopo le indagini preliminari, ma il gip dispose l’imputazione coatta. Al termine del processo la pubblica accusa ha chiesto l’assoluzione del magistrato. Ieri è maturata la parola “fine” sul processo: il fatto non sussiste.