Creatività e ricerca della bellezza, combinazione di straordinario e quotidiano, contaminazione fra tradizione e avanguardia, industria e artigianato: tutto questo è design industriale. Sinora considerato quasi una prerogativa dei grandi gruppi industriali, la cura “del bello e del ben fatto” sta cominciando a diffondersi anche nelle PMI, dove l’investimento in design genera un impatto positivo sulla capacità di innovazione e sulle performance aziendali. Per sostenere la diffusione del design nelle PMI del territorio ha preso il via oggi, per la prima volta in Puglia, un accordo di collaborazione fra ADI (Associazione per il disegno industriale) e il Comitato Piccola industria di Confindustria Bari BAT. L’accordo è stato sottoscritto dal presidente nazionale dell’ADI (Associazione per il disegno industriale) Luciano Galimberti e dalla presidente della Piccola Industria di Confindustria Bari BAT Patrizia del Giudice e presentato dal presidente dell’ADI Delegazione di Puglia e Basilicata Roberto Marcatti e da Alessandro Greco Team Director Azimut Global Advisory.

Il primo effetto di questa collaborazione sarà un evento che si terrà a Barletta il prossimo 10 maggio, quando, nel Castello Svevo di Barletta, l’imprenditore e architetto lucano Saverio Calìa racconterà la sua esperienza con la Calìa Italia. Seguirà poi una serie di altri incontri, che si dipaneranno sul territorio regionale nei prossimi mesi, organizzati da ADI Delegazione Puglia e Basilicata e Piccola Industria Bari-Bat in collaborazione con il Comitato Regionale della Piccola industria e con il contributo di Azimut Global Advisory, in cui altre esperienze aziendali e progetti di rilievo saranno presentati e messi in contatto con imprenditori, opinion leader e progettisti Il 13 giugno a Mesagne, ad esempio toccherà all’imprenditrice salentina Giorgia Marrocco raccontare l’esperienza della Pimar e dell’incontro proficuo fra pietra e design. A settembre, infine, il ciclo si concluderà con la presentazione delle innovazioni nell’ambito della domotica messe in campo da aziende nazionali come Bticino e Poliform.

Anche nella Bat, esperienze di legami fra industria e design non mancano. Ne è un esempio Manzi Marmi di Trani che produce manufatti in pietra naturale in forma seriale e su disegno originale del cliente o anche pezzi unici su progetto di designer o di scultori. Del resto in Puglia si registra una discreta presenza di imprese specializzate in design che, nella regione, hanno una presenza percentuale maggiore sul totale dell’economia locale rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno (Puglia al primo posto con lo 0,16%, seguita al secondo posto dalla Campania e Sardegna con lo 0,14%). Pur non raggiungendo certo i livelli di alcune regioni del Nord come la Lombardia, la Puglia si colloca inoltre al secondo posto nel Mezzogiorno per incidenza di imprese regionali di design sul totale del settore nazionale (la Puglia è seconda con il 3,3% del totale nazionale dopo la Campania che raggiunge il 4,2%). Tale interessante presenza di imprese specializzate nel design industriale nella regione si pone come una buona premessa perché questo diventi un asset vincente anche della produzione manifatturiera, in ogni settore, dall’arredo fino all’agroalimentare e alla comunicazione.

“Abbiamo stretto questo accordo con l’ADI e la collaborazione di Azimut perché crediamo che il design industriale possa rappresentare un mezzo di riposizionamento economico delle nostre piccole e medie imprese che, puntando sul culto del ‘bello e ben fatto’ per cui è famoso il made in Italy nel mondo, possono conquistare i consumatori di prodotti di lusso, che aumentano di 10 milioni ogni anno. Sono persone che declinano il lusso come esperienza del vivere bene e amano l’arte, il design, i prodotti hi-tech, il buon cibo, i vini, le barche.”, ha dichiarato Patrizia del Giudice.