Più di 12 ore senza corrente elettrica, con conseguenti danni a carico di uffici, attività commerciali e abitazioni. Il maxi-black out che ieri ha danneggiato 5 linee (su 20) e 22mila utenze (su 60mila) nella città di Barletta, ha generato un’autentica emergenza: al buio per lungo tempo buona parte del centro storico, del quartiere Patalini, Borgovilla e dell’area del porto. Una situazione della quale le prime avvisaglie si erano avute intorno alle 11.30 del mattino, generando orizzonti sempre più foschi (e non solo per il calar del sole) con il passare delle ore. Il ripristino della regolare attività si è concluso in piena notte, a suggellare mezza giornata da dimenticare per tanti, con danni evitati anche grazie alla ingente presenza di pattuglie della polizia municipale per le vie cittadine. «La collaborazione di fronte a situazioni emergenziali si è rivelata ancora una volta fondamentale». Così il sindaco Pasquale Cascella ha commentato il lavoro che si è compiuto e ancora continua per il recupero di tutte le linee elettriche dopo il black out che ieri sera e fino a notte ha colpito quasi tutta la città. «Gli inconvenienti – ha affermato – provocati da guasti contemporanei sulle linee di media tensione gestite da Enel Distribuzione sono stati lunghi e pesanti, ma è stato possibile superarli grazie alla comprensione dei cittadini, al lavoro dei tecnici dell’Enel e al supporto delle strutture del Comune, della Prefettura, della Protezione Civile e delle Forze dell’Ordine a tutela della sicurezza pubblica. Certamente non sono mancati i disagi, e per questi sono doverose le scuse agli utenti, insieme a una rigorosa ricognizione delle cause dell’accaduto e al superamento degli interventi straordinari e temporanei con misure strutturali di ripristino dell’intera rete elettrica. Ma è altrettanto importante ringraziare non solo chi ha scrupolosamente assolto ai propri compiti, ma soprattutto quanti si sono prontamente adoperati, impegnandosi anche sul piano volontario, a evitare più gravi conseguenze: non si è verificato alcun incidente e chiunque ne avesse bisogno ha ricevuto assistenza e sostegno. E’ giusto riconoscere alla città il merito di una costruttiva prova di spirito civico e, soprattutto, di consapevole appartenenza a una comunità solidale a cui deve ora corrispondere ora un servizio completo e sicuro».

Il giorno dopo è quello del calcolo dei danni: diverse le attività commerciali dedite alla ristorazione che ieri sera hanno dovuto rinunciare all’apertura, altrettante quelle che hanno dovuto dar via merce deperibile. Per tacere dei disagi provati da migliaia di comuni cittadini, che hanno dovuto far ricorso a candele e affini per gestire il “ritorno al passato” generato dal collasso delle linee, provocato dall’eccessivo caldo e il sovraccarico di tensione.

A causa dei guasti temporanei al sistema elettrico sono “saltati” elettrodomestici, computer, televisori o sistemi d’allarme. I danni conseguenti e collegati possono essere tanti ed è comprensibile che vadano risarciti. Come richiedere il risarcimento danni? L’Enel o la società erogatrice del servizio elettrico sono in tal caso i principali responsabili della sua buona gestione e del suo corretto funzionamento. Occorrerà accertare se il guasto sia effettivamente dipeso dalla sorgente elettrica interessando intere zone e che non si sia trattato di un difetto che abbia riguardato la messa a terra dell’impianto condominiale o l’assenza di salvavita che abbia interessato solo uno o più appartamenti. La società elettrica va contattata solo nel primo caso, con richiesta di perizia di un tecnico sui danni subiti.