«In una delle notti appena trascorse, degli individui hanno compiuto un atto di vandalismo ai danni dei muri della nostra città, deturpandoli con murales contenenti un indecoroso e violento messaggio razzista». La consigliera comunale del Partito Democratico, Giuliana Damato, affida a queste parole la condanna dell’atto rivendicato da CasaPound. «Mi sono premurata di richiedere al Sindaco di disporre un intervento urgente di rimozione dei graffiti/murales, non solo perché illegali, ma anche e soprattutto perché veicoli di un messaggio razzista che disonora la storia e la memoria della nostra città, da sempre solidale e accogliente. Non è la prima volta che accade, non è la prima volta che la violenza di certi pensieri prende forma in questi gesti. Nella mattinata di ieri la società Bar.S.A. ha provveduto ad effettuare l’intervento sollecitato distogliendo dal servizio ordinario alcuni dipendenti. casapound1

Tutto questo ha un costo. Economico e soprattutto morale. E questi vandali devono saperlo. Stando al costo economico, ho richiesto che le spese dell’intervento di manutenzione straordinaria vengano addebitate agli autori di questo gesto. Diversamente, i costi di tale deplorevole gesto ricadrebbero ingiustamente sulle casse comunali e sulla collettività. Gli autori del gesto infatti, sono facilmente individuabili. Firmano con orgoglio “l’opera” con il logo della loro associazione. Casa Pound si chiamano. Sono un’associazione neofascista. Hanno un presidio ufficiale nella nostra città e un coordinamento cittadino. Che li si sanzioni, opportunamente, per l’atto vandalico e che paghino perché il bene comune sia riportato nelle condizioni in cui era. Venendo poi al costo, al “peso morale” del loro gesto, siamo nel non misurabile. Si tratta di messaggi che instillano odio, pensieri e parole pericolosi ed inquietanti. Non possiamo consentire che parlino a nostro nome. Mai. E’ assolutamente necessario cominciare a dare delle risposte chiare e forti nel segno della legalità. La città ha bisogno di segnali importanti che comincino ad arginare il sempre più dilagante odio dell’uomo verso l’altro uomo e a commutarlo in rispetto e solidarietà. La comunità di Barletta è migliore di come alcuni intendono disegnarla. A Barletta ogni essere umano vale. Ogni essere umano».

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