Anche quest’anno ci sono i risultati delle analisi effettuate al nostro mare, dal 18 al 21 luglio scorsi, dalla storica campagna con l’imbarcazione Goletta Verde di Legambiente. I dati per l’intero territorio regionale non possono dirsi sconfortanti, ma non possiamo dire lo stesso per la nostra Provincia e per Barletta. Trenta i campionamenti eseguiti lungo le coste della Puglia con parametri microbiologici (presenza di enterococchi intestinali, escherichia coli) – sostegno del CONOU, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati, e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau! –  sette di questi danno risultati che superano i limiti consentiti dalla legge (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010), e di questi ben cinque sono stati ascritti come “fortemente inquinati”, superando il doppio di quelli consentiti. Purtroppo la località barlettana con i campionamenti effettuati presso la Litoranea di Ponente-Pietro Paolo Mennea risulta proprio tra le più critiche. Tra gli “inquinati” nella BAT c’è anche la foce del collettore alluvionale posizionato sotto la villa comunale di Trani. Oltre questi risultati, Goletta Verde ha giudicato «fortemente inquinati» i campionamenti effettuati alla foce del torrente Candelaro a Manfredonia (Foggia); alla foce del canale contrada Posticeddu sul Litorale Apani a Brindisi; alla foce del canale Reale a Torre Guaceto, nel comune di Carovigno (Brindisi); sulla spiaggia di fronte al canale Ostone (Canale dei Cupi) a Marina di Lizzano (Taranto).

«Anche se ai tecnici di Legambiente è sembrato un torrente –  dichiara Giuseppe Cilli, Presidente Legambiente Barletta – riteniamo specificare che si tratti del “canale H”. Da semplice canale di acqua piovana si è arrivati a un torrente che anche in periodi di siccità rilascia sempre acqua e grazie ai risultati di Goletta Verde abbiamo la conferma che fuoriesce un’ acqua fortemente inquinata. Anche se l’amministrazione comunale ha effettuato importanti provvedimenti per limitare il danno provocato dal canale imputato, come il blocco tempestivo di circa un anno fa dello scarico delle acque non autorizzato avvenuto erroneamente da parte di una azienda, riteniamo che non è stato fatto a sufficienza per eliminare definitivamente il problema e ribadiamo che sia il caso di portare avanti il progetto che presentammo due anni fa in presenza anche dell’ assessore Gammarota per eliminare definitivamente la questione degli scarichi a mare e di riutilizzare le acque attraverso la fitodepurazione e le opere civili già esistenti».

Ieri mattina a Bari sono stati presentati i risultati dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini, il responsabile scientifico di Legambiente, Giorgio Zampetti, il presidente dell’Autorità idrica pugliese (Aip), Nicola Giorgino, e gli assessori ai Lavori pubblici e all’Ambiente della Regione Puglia, Anna Maria Curcuruto e Filippo Caracciolo. «Inoltre, non si può certo dire che i bagnanti – afferma Legambiente – vengano informati a dovere. Anzi, tutt’altro. La cartellonistica in spiaggia è inesistente anche qui in Puglia, nonostante sia obbligatoria da tre anni per i comuni costieri: soltanto in uno dei 30 punti campionati, i tecnici di Goletta Verde hanno avvistato i cartelli informativi previsti dalla normativa, che hanno la funzione di divulgare al pubblico la classe di qualità del mare (in base alla media dei prelievi degli ultimi 4 anni), i dati delle ultime analisi e le eventuali criticità della spiaggia stessa. Anche quelli di divieto di balneazione sono merce rara: solo in un caso rispetto ai quattro dove non vengono eseguiti campionamenti da parte delle autorità competenti, era presente il cartello per informare i bagnanti. Si tratta di un problema che non va minimamente sottovalutato, perché mette a rischio la stessa salute dei bagnanti. In alcuni punti giudicati critici dai tecnici di Goletta Verde, infatti, è stata registrata la presenza di bagnanti, soprattutto bambini, nel punto preso in esame o nelle immediate prossimità dello stesso. […] Negli ultimi anni, la Regione Puglia ha messo in campo numerose iniziative finalizzate ad incentivare il riuso delle acque reflue in agricoltura».

I_RISULTATI_DELLE_ANALISI_DI_GOLETTA_VERDE_DEL_MARE_IN_PUGLIA