Una petizione per dire basta al degrado e ai rifiuti abbandonati, una petizione per far tornare Barletta a risplendere. Questa è l’idea nata dal gruppo Facebook  denominato “Barlettani!!!” che nella giornata di ieri ha lanciato una petizione online nella quale vengono proposti all’amministrazione comunale 13 punti che a parere dei promotori «risolverebbero l’annoso problema del degrado e allo stesso tempo innescherebbero anche nuove economie e nuovi posti di lavoro».

Uniti dall’urlo “Basta degrado!” i promotori della petizione puntano al raggiungimento di diecimila firme per poter poi sottoporre le proprie proposte all’amministrazione. Questo è il link tramite il quale poter inserire la propria firma www.change.org/p/al-sindaco-di-barletta-basta-con-il-degrado-e-con-i-rifiuti-abbandonati-barletta-deve-splendere-firma-la-petizione-cittadina?recruiter=88471846&utm_source=share_petition&utm_medium=facebook&utm_campaign=share_for_starters_page

 

 

Questi invece i 13 punti proposti

> Inserire immediatamente nel sistema di raccolta dei rifiuti, le buste microcippate e/o con codice a barre personalizzate per ogni nucleo familiare e aziende, tale da poter individuare dalla raccolta dati sia i livelli di smaltimento ma anche eventuali errori che ne compromettano l’uso dei materiali ed agire conseguenzialmente con notifiche sia in positivo che in negativo da inviare alle utenze che verranno premiate, richiamate o multate. Tali dati servono anche per affinare la ricerca dei focolai di degrado e della loro reale provenienza.

> Istituire un sistema che premi con la riduzione in % chi ricicla dippiù e meglio e faccia pagare dippiù chi riceve più notifiche negative di vario genere (per errata divisione del rifiuto o mancato conferimento o addirittura per abbandono rifiuti ecc.)

> Istituire un premio locale con un fondo di € 40.000,00 che premi i primi 20 nuclei familiari che hanno raggiunto i parametri più alti nel riciclo, conferendogli premi in denaro

> In accordo con tutte le attività presenti sul territorio, emanare un’ordinanza che inserisca il cosidetto “Vuoto a Perdere” una tassa di € 0,50 cent per ogni contenitore alimentare (Vetro, plastica, alluminio, tetrapak) che verrà restituita dall’esercente al momento della consegna da parte del consumatore

> Realizzare presso la Municipalizzata addetta alla nettezza urbana, il servizio di ronde ambientali, almeno 4 squadre che girino costantemente nei vari quartieri della città e almeno una volta alla settimana nelle campagne limitrofe che siano dotate di camionetta atta non solo alla raccolta dei rifiuti abbandonati e allo svuotamento dei contenitori pubblici ma anche alla sanificazione di marciapiedi, muri e simili .

> Dare mandato a tutti gli operatori di sorveglianza comunale (Polizia municipale, operatori Ba.r.sa.) di eseguire eventuali richiami e/o multe a chi viene preso in flagrante mentre abbandona un rifiuto che sia un sacchetto o una bottiglia ecc.

> Istituire la figura del poliziotto di quartiere, almeno 2 per quartire o 4 nel caso di zone ampie che girino continuamente e completamente a piedi per la zona assegnata e che possano diventare sia collegamento tra amministrazione e cittadini ma anche essere da deterrenti ai vari casi di illegalità

> Progettare un sistema per avviare anche la raccolta di pannolini di vario genere da avviare a riciclaggio o sistemi simili, tali da non smaltirli nell’indefferenziato e parallelamente, inserire nell’attuale sistema della raccolta rifiuti anche la raccolta dell’olio esausto

> Avviare un costante rapporto con gli ospedali locali e le scuole per rendeli partecipi al 100% allo smaltimento e riciclaggio cittadino.

> Avviare un concorso di idee dove potranno parteciparvi tutti i cittadini, per raccogliere idee e progetti per abbellire la città e per migliorare i sistemi di raccolta e il decoro urbano.

> Trovare le risorse, magari co-finanziate dalla regione e/o comunità europea, per invogliare tutte le attività a installare un sistema di videosorveglianza che sia anche collegato alla centrale di polizia urbana e che serva a migliorare la sorveglianza dell’intero territorio

> Trovare le risorse, magari co-finanziate dalla regione e/o comunità europea, per avviare il progetto di “Spazzini del Mare” coinvolgendo tutti gli adetti del settore ittico che nella pulizia delle coste e dei fondali marini locali potrebbero trovare ristoro in nuove economie, specie nel periodo del fermo biologico.

> Incentivare l’uso dei prodotti alla spina e la diminuzione drastica di contenitori di qualsiasi genere.