«Secondo gli ultimi dati raccolti presso l’Ufficio IAT (Informazione e Accoglienza Turistica), nella città di Barletta sono state registrate nel mese di luglio 1319 presenze tra italiani e stranieri». A scrivere è il consigliere comunale Gennaro Calabrese. «Questo numero va ovviamente arrotondato poiché non tutti coloro che hanno sostato nella città saranno passati dal centro informazioni, ma non ci si allontana molto dalla cifra iniziale. Alcuni esponenti dell’amministrazione hanno fatto passare per un dato stupefacente ed incoraggiante, ma la realtà è che le presenze registrate non solo non sono nulla rispetto alle potenzialità della città o rispetto alle presenze che registrano le città limitrofe, ma sono addirittura diminuite invece che aumentate. Ringrazio le associazioni e il personale dell’Ufficio IAT che ha lavorato egregiamente anche fino a tarda serata per la disposizione dei nuovi orari, nonostante l’Amministrazione comunale non gli abbia fornito gli strumenti adeguati per poter svolgere il proprio lavoro in maniera ottimale grazie alla sua solita disorganizzazione. In pratica, in un punto di informazione non c’erano informazioni da dare. Cosa avrebbe dovuto rispondere il personale dello IAT, ad esempio, a dei visitatori che hanno chiesto della Disfida di Barletta, se fino a pochi giorni fa non c’era ancora un programma degli eventi o del cast?».

Busto di Annibale al Castello Svevo (3)

Calabrese rimarca una differenza sostanziale: «Ritengo, inoltre, che vada fatta una differenza sostanziale tra “turista” e “viaggiatore”. La maggior parte della gente che pernotta a Barletta resta per pochissimo tempo, una o al massimo due notti. Viene perché lavora in trasferta, per matrimoni, funerali o si ferma per poi partire il giorno successivo e raggiungere altre mete turistiche. Questo è quello che io definisco “viaggiatore”, perché il turista è colui che si ferma per più tempo e vive un luogo dalla mattina fino alla sera in tutte le sue sfaccettature e in tutto ciò che quel posto ha da offrire. A malincuore devo dire che in base a questo ragionamento siamo molto lontani dal turismo vero e proprio. Al momento possiamo solo aspirare a quelle persone di passaggio che come scopo hanno ben altro che ammirare e apprezzare la nostra città. E’ il mio ennesimo intervento su questa estate totalmente fallimentare per colpa di un’Amministrazione comunale che ancora una volta si chiuderà in un silenzio assordante, invece di avere un confronto aperto con i cittadini. Fortunatamente manca solo qualche mese alle elezioni amministrative e mi auguro che tra i punti salienti della prossima  Amministrazione ci sia il rilancio del turismo attraverso la programmazione anticipata della Disfida di Barletta e dell’Estate Barlettana, la concessione del Fossato del Castello per la realizzazione di grandi eventi, la fruibilità totale degli attrattori turistici (Castello, Palazzo della Marra ecc.) e tutta quell’attività promozionale che permetterebbe alla nostra città di occupare all’interno del panorama turistico nazionale il ruolo che le spetta».