Un patrimonio comune, con centinaia di anni di storia, deturpato da writer dell’ultim’ora. Non è la prima volta che a Barletta accade, come i recenti scatti realizzati sulle mura del Paraticchio testimoniano, ma questa volta lo sfondo è di quelli tristemente eccezionali: il Castello Svevo. Scritte inneggianti a testi politici, immagini che ricordano teschi e scheletri e graffiti sono comparse nella zona della “pineta” che circonda il maniero federiciano. Una decorazione non richiesta, presto immortalata da diversi cittadini e censurata sui social anche dall’assessore comunale Marcello Lanotte: «Viviamo in una città in cui tutti sono moralizzatori e capaci di criticare tutto e tutti –la sua denuncia- Gridiamo agli scandali, ma non ci rendiamo conto della nostra inciviltà. VERGOGNA!».
Dal parapetto che separa giardini e fossato, lo sguardo non può che posarsi su quei metri di scritte decorate, in grado di cancellare per un attimo la storia. Scene di ordinario degrado, senza un colpevole: le telecamere di videosorveglianza in zona potrebbero rispondere a questo interrogativo, ma la ferita resterà viva.