Responsabile Progetto - dott.ssa Psicologa Francesca Lacerenza
Dott.ssa Francesca Lacerenza

Grazie ad un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la proposta “Centrare le periferie” si è collocata in graduatoria nazionale per beneficiare dei finanziamenti statali con vari tipi di intervento. Tra questi si colloca il progetto denominato “STOP THE GAME NOW”, proposto dalla dott.ssa Francesca Lacerenza-psicologa selezionato, previa procedura di evidenza pubblica (avviso prot. N.2506 del 29/07/2016 – “Invito alla presentazione di proposte di intervento da attuare nell’ambito del programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Barletta”), dall’Amministrazione comunale. Tale progetto é rivolto a tutte le scuole medie inferiori e superiori del Comune di Barletta (BT) – Puglia, ed erogato a sua volta dalla responsabile Lacerenza Francesca, psicologa esperta GAP, della città di Barletta (BT) e dalla corresponsabile dott.ssa Monticelli Valentina, psicologa esperta GAP, della città di Andria (BT); si svolgerà presso l’auditorium “Pietro Mennea” della scuola “C. Cafiero” – Liceo Scientifico Statale di Barletta, per la durata complessiva di sei mesi (da novembre 2017 ad aprile 2018). Il programma consiste in un percorso di formazione/informazione attraverso lezioni frontali, peer education, role playing, attività psico-educative, video proiezioni. Gli studenti saranno ATTORI PROTAGONISTI del percorso di informazione/formazione sul fenomeno GAP e sulle gravi conseguenze ad esso connesse.

Tra gli obiettivi del progetto ci sono:

  • Informare e sensibilizzare gli adolescenti sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico;
  • Analizzare e mettere in discussione credenze e distorsioni cognitive che guidano il comportamento di gioco e ne sostengono il mantenimento in senso patologico;
  • Comprendere i motivi che spingono al gioco, sia sociale che compulsivo;
  • Fare una corretta valutazione degli elementi di rischio e della vulnerabilità personale;
  • Prendere coscienza degli effetti della dipendenza;
  • Educare i soggetti coinvolti ad un uso consapevole del denaro;
  • Accrescere la consapevolezza e i rischi connessi al cyber play;
  • Informarli, anche attraverso studi statistici e matematici, delle infime possibilità di vincita.

23627400_10212998314325987_1469786651_oÈ attivo anche un servizio di Sportello d’Ascolto Psicologico GAP indirizzato ad alunni, genitori e docenti nel rispetto della privacy. «L’idea nasce – afferma Lacerenza – dal bisogno principale di prevenire e combattere il gioco d’azzardo patologico, iniziando proprio dalla scuola, in quanto questa rappresenta un’agenzia di formazione essenziale, che si occupa quotidianamente della crescita degli studenti, nonché importanti esponenti della nostra società futura. Il Gioco d’Azzardo Patologico è identificato come un vero e proprio disturbo (DGA) una patologia che la clinica mondiale riconosce, diagnostica e studia, sia per le sue caratteristiche peculiari di dipendenza senza sostanza, sia per la sua incidenza sulla popolazione. Nella nuova edizione del DSM-5 il gioco d’azzardo patologico (GAP) è stato riclassificato nell’area delle DIPENDENZE (addictions) o per essere più precisi tra i disturbi non correlati a sostanze per le similarità tra il gioco d’azzardo patologico e le e altre sostanze d’abuso. A tal proposito, affinché questo indice non possa accrescere ulteriormente, è necessario un intervento preventivo. La prevenzione sul soggetto sano (prevenzione primaria), potrebbe arginare l’incontrollato diffondersi di questo fenomeno, soprattutto se rivolta a soggetti appartenenti a fasce d’età più deboli (adolescenti ed anziani), in quanto più esposti. Nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi di euro il 4,7% del Pil In Italia 790.000 persone sono giocatori patologici 17% sono giovanissimi, 400.000 bambini italiani tra i sette e i nove anni A rischio patologia: 1 milione 750 mila italiani.

In Italia gioca il 47% degli indigenti 3, il 56% delle persone dal reddito medio basso il 70% dei lavoratori a tempo indeterminato l’80,2% dei lavoratori saltuari l’86% dei cassintegrati il 61% sono laureati il 70,4% dei diplomati l’80,3% ha la licenza media il 47,1% ha tra i 15 e i 19 anni gioca il 58,1% dei ragazzi il 36,8% delle ragazze il 4-8% degli adolescenti ha problemi di gioco il 10-14% degli adolescenti è a rischio patologia l’8% dei bambini tra i 7/11 anni usa denaro online Sono i dati raccolti da “Sistema gioco Italia”, la federazione di Confindustria, e ripresi dalla Camera in una mozione approvata due anni fa che denuncia il prezzo sociale e sanitario dell’epidemia: per curare i malati, si sfiorano i sette miliardi l’anno