«Gentilissimo Presidente della Barsa Avv. Luigi Fruscio, in nome è per conto dei numerosi cittadini che hanno contattato la nostra Associazione chiedendo ragguagli relativi la trasparenza delle meccaniche logistiche e amministrative che regolano l’attuale raccolta differenziata,siamo a riportarvi di seguito gli argomenti relativi alle domande dei cittadini».A scrivere è Rocco Tarantino dell’associazione Barletta a 360 gradi.

«Come prima cosa- spiega la nota- vorremmo chiederle come mai nonostante il premio di comune riciclone assegnato alla città di Barletta che testimonia l’ottimo comportamento dei cittadini nel differenziare in maniera costante e precisa i rifiuti consegnati alla Barsa, le quote di pagamento relative alla Tari subiscono annualmente dei notevoli rincari? Infatti, lo stesso principio della raccolta differenziata, presuppone che si tenda a premiare l’impegno dei cittadini con l’esito contrario, e cioè con la riduzione delle quote. La seconda domanda che ci viene posta, è l’assoluta mancanza di trasparenza relativa al prezzo di vendita dei prodotti derivanti della differenziata, quindi carta, plastica composti, metalli, legno, ed altri derivati. Ci si pone questa domanda -prosegue-  in funzione del problema dell’aumento costante della tassa sui rifiuti sopra esplicato. Infatti, se questi materiali non venissero venduti al reale prezzo dell’attuale mercato, potrebbero influire su eventuali perdite di bilancio che sicuramente graverebbero di conseguenza sulle
bollette di pagamento dei cittadini. La terza domanda che vogliamo porle, è sè le lamentele riportate da alcuni lavoratori del Red,sono
effettivamente reali.Ci riferiamo primariamente al destino dei lavoratori che tramite il Red stanno operando il tirocinio».

«Considerando le aspettative che un tirocinio comporti -prosegue – anche una selezione finale in cui alcuni lavoratori tirocinanti, dovrebbero per regola godere di una assunzione a tempo indeterminato. Alcuni cittadini tirocinanti, ci hanno anche riferito della irregolarità dei pagamenti Regionali che sembra siano in ritardo ormai da 3 mesi.Considerando che i cittadini riconoscono l’impegno dei
tirocinanti, che sta garantendo una città evidentemente più pulita, riteniamo che tale comportamento non sia giusto nei loro confronti.
Ultimo punto in discussione, vede sul nuovo calendario 2018, una riduzione dei giorni di servizio riguardante il secco a vantaggio di un giorno in più per il ritiro della plastica.Considerando che il secco comporta problematiche di cattivi odori derivanti dai pannolini
e dai contenitori già inquinati dalla presenza di residui alimentari, riteniamo che la scelta operata dall’amministrazione Barsa, sia
assolutamente incongrua e lesiva per i cittadini. Detto questo,caro Presidente Luigi Fruscio, l’associazione Barletta Azione 360° e i
cittadini sicuri di una vostra pronta e chiarificatoria risposta, vi salutano. Per conoscenza chiameremo e contatteremo la figura Istituzionale dell’ Assessore all’ambiente Antonio Divincenzo e del Sindaco di Barletta Pasquale Cascella, ambedue presenti alla
premiazione di “Barletta Comune Riciclone” ampiamente divulgata a mezzo media»