Anche quest’anno l’associazione Bat Cuore rinnova il suo impegno nella lotta contro la morte improvvisa, aderendo alla Giornata Nazionale di Cardiologie Aperte organizzata dalla Cardiologia Ospedaliera Nazionale insieme alla fondazione Per il Tuo Cuore. Dal 12 al 17 febbraio, presso il reparto di Cardiologia Riabilitativa (ex presidio Umberto I) si effettueranno screening riservati agli sportivi, agli iscritti alle associazioni Lilt e Unitalsi e agli agricoltori. Inoltre il 18 febbraio presso il Future Center si terrà un corso di BLSD rivolto a squadre di calcio dilettantistiche di Barletta e, a seguire, una conferenza stampa pubblica.
«L’intento è quello di sensibilizzare la popolazione alla cultura della prevenzione cardiovascolare.- ha dichiarato alla nostra redazione il responsabile, il dottor Antonio Carpagnano – L’idea di aprire l’iniziativa all’intera popolazione è molto ambiziosa e al momento impossibile, ma resta nei nostri pensieri. Il progetto principale che portiamo avanti ormai da tre anni è La Banca del Cuore, una banca virtuale in cui vengono inseriti i dati del paziente grazie all’uso di un particolare elettrocardiografo. Al paziente viene consegnata una card che permette l’accesso al server nel momento di necessità».
Questa macchina, con progetti e iniziative diverse, è in funzione da ormai dieci anni, come ha ricordato il dottor Carpagno: «Siamo partiti con il progetto “Salvagente” che prevedeva corsi di BLS riservato ai laici e in particolare agli studenti, in modo da sensibilizzare i più giovani. Nel corso degli anni successivi abbiamo aumentato la posta in gioco, organizzando corsi di BLSD e sollecitando la Asl ad attivare il progetto “Pad”, in modo da fornire alla provincia una rete di defibrillatori. Questi sono stati posizionati in tutte le farmacie e in alcuni stabilimenti balneari, poi nei centri sportivi e nelle scuole, accompagnati dai corsi di formazione forniti dai nostri istruttori. Inoltre, dal 2013, grazie al progetto “La prevenzione frequenta la scuola dell’obbligo” abbiamo fornito screening cardiologici e consulenze con uno psicologo e un nutrizionista a tutti gli studenti di prima media della città. Purtroppo, con nostro grande rammarico, quest’anno abbiamo dovuto interrompere l’iniziativa a causa di mancanza di fondi.»
«Quest’anno l’attenzione si concentra sulle fasce più a rischio-ha continuato Carpagnano- e in particolare agli sportivi, a cui si indirizza il corso di BLSD. Chi meglio di un compagno di squadra può intervenire in caso di malessere durante un allenamento o una partita? In futuro speriamo di poter estendere questa possibilità agli arbitri, in modo da proteggere gran parte degli eventi sportivi, e di poter fornire screening a fasce della popolazione sempre più ampie, in modo da raggiungere livelli di consapevolezza e di prevenzione sempre più elevati».