Pasquale Cascella nel mirino dell'Opposizione

«Dunque, ci sono “risultati concreti”. Testualmente: “Il cambio di destinazione d’uso dei capannoni industriali di via Trani; il riscatto delle cooperative edilizie con diritto di superficie; le numerose iniziative per potenziare il servizio di trasporto pubblico, per l’abbassamento dei tributi locali, per la manutenzione delle strade e dei ponti dissestati, per le periferie di degrado e tanto altro”. Chi lo dice? L’opposizione, addirittura. O meglio la sua parte di centro-destra. Per la precisione – si legge sulla stampa – i rappresentanti di Forza Italia, Direzione Italia e Lega, in un loro documento». A scrivere è il sindaco di Barletta Pasquale Cascella, con una lettera indirizzata all’opposizione cittadina. «Con una mistificazione, però: quelli spacciati come “risultati concreti” di “anni di battaglie in Consiglio”, guarda caso, derivano dagli obiettivi del mandato di questa Amministrazione, perseguiti con determinazione e sostenuti da atti di programmazione e di bilancio puntualmente portati all’esame dell’assise comunale».

Il primo cittadino si sofferma sull’ostruzionismo maturato in consiglio comunale: «Solo che quella stessa opposizione spesso in tali occasioni si è data alla fuga verso uno sterile ostruzionismo, per tentare di approfittare di altre assenze tra i banchi della maggioranza (purtroppo) facendo venir meno il numero legale e bloccare così – senza però riuscirci – l’Amministrazione. Salvo poi votare i provvedimenti “concreti”, e di evidente interesse pubblico, quando tornavano in assemblea per l’approvazione specifica, avvenuta in tanti casi persino all’unanimità. Ci si è battuti nella sede propria della sovranità popolare contro i giochi più spregiudicati, senza mai rinunciare a raccogliere l’apporto e a riconoscere l’adesione costruttiva ai risultati. Anzi, la consapevolezza della dimensione e della complessità delle problematiche, molte delle quali di vecchia data, ha motivato apertamente il ricorrente auspicio che nella sede della sovranità popolare tutti si misurassero – nella dialettica politica che legittimamente sconta asprezze e scontri – con l’interesse generale della collettività. Come, seppure faticosamente, è accaduto in queste ore, per l’ultimo bilancio di previsione di una consiliatura ancora più sconvolta nei suoi originari equilibri politici, sia tra le fila della maggioranza sia in quelle delle opposizioni. E’ stato così possibile acquisire un altro significativo risultato: la riduzione di circa 500 mila euro della Tari come riconoscimento tangibile alla partecipazione collettiva a una raccolta differenziata che a Barletta ha raggiunto e superato l’obbiettivo europeo».
Allora, conclude Cascella, «se ci sono risultati di cui paradossalmente persino l’opposizione corre a vantarsi, di quale “immobilismo totale” (o “fallimento”, da altra sponda) si ciancia? Semmai, se la strada del confronto sugli obiettivi fosse stata percorsa coerentemente da tutti, contrastando inefficienze burocratiche e chiusure particolaristiche, si sarebbe potuto (forse) cogliere “risultati concreti” ben più ampi e corposi in cui poter trasparentemente ritrovare l’interesse generale. Chi preferisce la furbizia dell’appropriazione indebita, faccia pure: i cittadini sanno ben riconoscere la verità. Ma onestà vorrebbe che almeno non si alimentasse per convenienza il discredito della politica, magari ammantandosi di una veste “civica”per sottrarsi alla responsabilità diretta nei confronti della comunità».