«Riannodare una relazione tra cittadini e rappresentanti, tra la sinistra e il suo popolo», questa la premessa all’incontro svoltosi ieri pomeriggio presso i Giardini “De Nittis” nel centro di Barletta denominato emblematicamente “Ricominciamo da qui: dialoghi sul futuro della sinistra e della città”, organizzato da Cinzia Dicorato e dai candidati per il PD al Consiglio comunale Giuliana Damato, già consigliere uscente, e Stefano Chiariello.  Un’occasione per riflettere sugli “errori” commessi dal principale partito progressista, reduce da una sonora sconfitta alle elezioni politiche del 4 marzo scorso.33867809_10214522827197856_9107065688278695936_n

Il Partito Democratico barlettano dice di essersi rinnovato finalmente, liberatosi di quella «zavorra» del passato, come l’ha definita il candidato sindaco Dino Delvecchio, rivendicando la ferma volontà di aver scelto «l’identità e l’appartenenza, a differenza di chi ha messo su un’accozzaglia di falsi simboli civici, che nascondono soltanto i professionisti della politica che la gente ha chiesto di mandare a casa». La discussione su cosa è la vera sinistra, su cosa deve distinguersi, chiarendo il coraggio della ripartenza; la reale distinzione non più rintracciabile tra Destra e Sinistra, fatte di valori profondi che non meritano di essere confusi. Ad agevolare il dialogo è intervenuto Beppe Provenzano, dirigente nazionale del Partito Democratico, che si occupa di ricerca sul Mezzogiorno e di politiche di coesione come vicedirettore di Svimez.

33706735_10214522781316709_368455430323568640_nLa necessità di un’analisi consapevole all’interno del Partito, è tornato a domandare a gran voce il segretario cittadino Nicola Defazio, pronto a chiedere «Scusa» agli elettori progressisti che in questi anni si sono sentiti abbandonati nei principi democratici che rivendicano con orgoglio. «Il cambiamento è in atto, e parte dai territori – ha affermato la sen. Assuntela MessinaDobbiamo arrestare la deriva personalistica e autoreferenziale causa di questa emorragia di consensi». La volontà espressa dai candidati è di analizzare il presente per elaborare un progetto futuro anche a Barletta, sempre in un’Europa più solidale e in un’Italia meno diseguale. Un PD nuovo, “rinato”, in grado di rispondere ai nuovi bisogni dei cittadini barlettani, che vogliono affrontarle il nostro tempo con ciò che gli finiscono “coraggio”, per la partecipazione quasi in solitaria per questa competizione elettorale.