Sono alquanto preoccupanti i dati riguardanti la spesa per il gioco d’azzardo nella città di Barletta. L’indagine riportata su Il Sole 24 Ore, ha rivelato una situazione problematica per quanto concerne il primo semestre del 2017 in tutta Italia. I dati riguardano nello specifico la spesa in gioco d’azzardo dei cittadini italiani, registrata dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un fenomeno dilagante che merita di essere combattuto con potenti mezzi.
Gli italiani giocano moltissimo, tra slot machines, gratta&vinci, scommesse e molto altro, si muove una cifra preoccupante che si attesta intorno ai 37 miliardi di euro con riferimento solo al primo semestre del 2017. Barletta dal canto suo regge l’impietoso confronto con 60.560.345,86 euro spesi per il gioco d’azzardo, il che significa che, facendo una media, ciascun residente ha puntato circa 639 euro per giocare nei primi sei mesi del 2017. Nel resto della provincia di Barletta-Andria-Trani le altre città si mantengono più o meno sullo stesso valore.

Trani registra una spesa per cittadino con un valore doppio rispetto a quello di Barletta, mentre altri comuni come Bisceglie, Andria, Canosa di Puglia, Trinitapoli, San Ferdinando e Margherita di Savoia si mantengono intorno agli stessi valori, considerato il numero dei residenti. I valori raccolti da Il Sole 24 Ore si riferiscono alla raccolta, cioè a tutti gli euro che vengono puntati. La cifra totale si compone così della spesa, cioè di quei soldi che effettivamente gli italiani hanno sborsato per giocare, oltre che di quelle vincite poi ripuntate.
La ludopatia è una patologia ormai certificata e radicata, un fenomeno contro il quale ogni giorno si battono associazioni e comunità di recupero. Un vortice abitudinario e compulsivo che porta pian piano alla rovina non solo dell’essere direttamente coinvolto quanto anche, e soprattutto, di coloro che gli stanno intorno a livello innanzitutto familiare. Sportelli informativi e moltissimi professionisti, nel corso degli ultimi anni, si sono impegnati per combattere questa consistente problematica.

Nello stesso contratto di governo appena sottoscritto infatti si parla di gioco d’azzardo, con l’obiettivo di combattere la ludopatia con forti misure, ad esempio vietando pubblicità e sponsorizzazioni da parte delle aziende del settore, con imposizioni di limiti di spesa e misure che vietino ai minori di giocare.