Per la quarta volta nell’ultimo anno, il Dopolavoro Ferroviario di Barletta, è vittima di furti con scasso. L’Associazione si trova in Piazza Conteduca e nello stesso stabile è presente la sede della Associazione di donatori “Avis” anch’essa, purtoppo, qualche mese fa, teatro di un furto al proprio interno che ne ha danneggiato parte della struttura stessa. I tre furti perpetrati al DLF di Barletta hanno causato, oltre ad un cospicuo ammanco di soldi, soprattutto danni materiali che hanno parzialmente compromesso parte dei suppellettili della stessa sede e, inoltre, il furto di ogni genere di materiale, dal computer portatile, al mixer audio, ad un televisore, alla cassetta degli attrezzi, trapani, carte da gioco e altri oggetti.

A nulla è valso il lavoro di prevenzione da parte del direttivo dell’Associazione, il quale, proprio negli ultimi giorni aveva dotato la struttura di cancelli di ferro e porte esterne dotate di lucchetti e sicure. I ladri, inoltre, in maniera sfacciata, hanno pensato bene anche di festeggiare l”evento” godendosi qualche birra fresca custodite nel frigo dela DLF.

Amareggiato il Presidente del DLF barlettano, Riccardo Lotti. “Ormai -dice Lotti- quella dei furti sistematici nella nostra sede e in quella dell’Avis, è diventata una situazione insostenibile. Non è più possibile convivere con questa situazione e sono pronto a rimettere il mandato e inviare una lettera di dimissioni alla sede centrale di Roma per chiedere la chiusura della struttura. Vorrei ricordare che se ciò dovesse accadere, la città perderebbe un luogo storico che vive da 82 anni e che solo la dedizione e la passione dei soci tiene ancora in vita, ma non è possibile farlo in queste condizioni. Quindi chiedo con fermezza la collaborazione delle autorità competenti, che possano dotare la struttura di più sorveglianza considerando anche che le due sedi si trovano nella centralissima piazza della stazione ferroviaria”.