Baby Why è la nuova creatura di Kris Rizek, lo street artist barlettano, autore di numerose opere sensazionali e sempre profonde, incentrate su importanti tematiche. L’opera è stata creata nello specifico sul tema di quest’anno del festival Verso Sud: la cura. Rizek ha scelto il soggetto della sua opera contestualizzandolo al luogo, ovvero piazza dei Bambini. La porta murata dipinta tre anni fa nel corso della prima edizione del festival Verso Sud, è diventata così un luogo concettuale di cui prendersi cura attraverso un nuovo volto ed una nuova vita artistica.

«Dato che dall’etimologia del termine latino cur deriva la stessa parola latina curae ed il termine cur in latino è proprio l’avverbio interrogativo “perchè” ho deciso di collegare questa cosa a coloro che fanno più domande in assoluto: i bambini. Così Baby Why rappresenta proprio quel “Perchè, perchè, perchè”». Un salto direttamente dall’inciviltà all’innocenza che l’artista compie in un volo non tanto pindarico ma pregno di significati. Da Penelope a Baby Why, la giovane fanciulla violentata da due ragazze in un pomeriggio primaverile non c’è più.

Nuova vita con uno straordinario atto di cura artistico, dove la capacità che hanno i bambini di guardare ed osservare il mondo diventa stupore e bellezza. Per il festival Verso Sud a cura dell’associazione Lavorare Stanca, Rizek torna in piazza, dopo le opere degli scorsi anni come Carmela, comparsa in piazza Abbazia, La pietà e Pace Pio nel centro storico. Diversi gli atti di cura di cui lo street artist barlettano si è reso autore nel corso degli anni, puntando a sollevare riflessioni e a mettere in risalto argomenti sociali di grande valore.

Il precedente ritratto di Penelope si ispirava all’attrice statunitense Kirsten Caroline Dunst, rappresentata nell’attesa. Del suo volto è rimasta solo la malinconia, mentre al suo posto oggi c’è Baby Why con un palloncino a forma di punto interrogativo, rosso come il suo cappello, legato al braccio. Il palloncino come unico elemento che le consente di andare verso l’esterno, oltre quella piccola finestrella quadrata. Lo sfondo dell’opera è ricco di domande, di interrogativi che rendono la bimba un po’ meno bambina di quanto possa sembrare.