Tra gli ultimi due nomi scelti dal sindaco Mino Cannito per la Giunta del Comune di Barletta, anche per risolvere la crisi politica apertasi nella maggioranza, c’è quello dell’assessore Ruggiero Passero proposto dalla lista civica “Cannito sindaco”. Incontriamo il titolare di numerose deleghe tra cui Ambiente, Igiene urbana-Verde pubblico, Servizi e Personale.

Lei è stato uno dei due nomi, insieme all’assessore Ciniero, inseriti a settembre in Giunta per risolvere la crisi politica nella maggioranza del Sindaco. Tante le deleghe assegnategli: qual è la più impegnativa?

«Riuscire a stabilire una graduatoria delle deleghe sembra difficile, ma a titolo personale posso dire che quella ambientale richiede sicuramente maggiore attenzione, poiché il territorio di Barletta ha una lunga serie di problematiche ambientali non di poco conto, ereditate dal passato. Tuttavia, riesco a dedicarmi con impegno anche alle altre deleghe. Per quanto riguarda la crisi politica, credo che sia abbastanza fisiologico che subito dopo il periodo elettorale ci sia un po’ di confusione, ora superata. Il Sindaco ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere nei prossimi cinque anni e quindi è riuscito a superare tranquillamente quel momento particolare».

L’Ambiente è una grande responsabilità, soprattutto in un momento in cui la situazione ambientale a Barletta rischia di esplodere da un momento all’altro. Inquinamento dell’aria, scarsa balneabilità del mare, falda inquinata sotto la Timac, la cementeria che brucia rifiuti: questo solo le problematiche più evidenti e urgenti, anche dal punto di vista sanitario.

«Abbiamo ereditato dalle Amministrazioni precedenti tanti problemi, ma soprattutto la scarsa capacità risolutiva delle questioni. Da quando si è insediata l’Amministrazione Cannito sono tante le problematiche ambientali su cui ci stiamo impegnando; ricordiamo che Barletta rappresenta una vera e propria emergenza dal punto di vista ambientale, come purtroppo sta accadendo in molte parti d’Italia. Per quanto ci riguarda siamo molto attenti alle azioni di controllo, a questo proposito posso riferire che abbiamo finalmente ricevuto il parere favorevole dei Vigili del Fuoco per l’utilizzo della centralina mobile di monitoraggio dell’aria, che sebbene acquistata da diverso tempo non era ancora entrata in funzione: prosegue l’azione del monitoraggio, ora si avvia alla fase più particolareggiata, con le analisi che permetteranno di visionare l’insistenza nell’aria del PM2,5 e PM10, consentendo di acquisire dati in maniera molto più analitica e precisa. Per la balneabilità, sappiamo che Barletta richiede interventi strutturali sulla rete fognaria, auspichiamo che la collaborazione fra il Comune e gli altri Enti pubblici superiori sia proficua per recepire i finanziamenti volti a realizzare quelle grandi opere di cui la città ha bisogno. Balneabilità si collega al discorso sul Canale H e al Ciappetta-Camaggio, una serie di argomenti che stiamo attenzionando con grande sensibilità. Siamo sul pezzo, prova ne è l’importanza che il Sindaco ha attribuito nelle Linee Programmatiche alle questioni ambientali».

Cos’è la “lotta agli sporcaccioni” su cui vi state impegnando? Come?

«Il barlettano ha una caratteristica particolare, cioè quella di attribuire ad altri le responsabilità che sono le sue. Stiamo supportando la Bar.S.a. che sta proseguendo l’attività delle misure deterrenti, come le foto-trappole, telecamere nascoste, contro l’abbandono del cosiddetto “sacchetto selvaggio”: sono state elevate sanzioni e continuano ad esserne elevate. Prima di tutto bisogna partire dall’educazione civica e dalla migliore sensibilità dei nostri concittadini. Un altro passo in avanti compiuto è stato nella lotta alle deiezioni canine non raccolte; proprio la settimana scorsa è stata stretta una convenzione con un nucleo di guardie ambientali zoofile, nominate dal Ministero, per un’attività di vigilanza su tutto il territorio cittadino, soprattutto nelle aree verdi, avendo la possibilità di sanzionare i trasgressori, anche per l’omessa microcippatura».

Igiene urbana, verde pubblico vanno a braccetto con il Settore delle Manutenzioni: serve moltissimo che si rendano sempre più frequenti quelle pulizie “straordinarie” su strade e marciapiedi. Il verde pubblico è sempre troppo poco, aggiungiamo che non si provvede alla corretta azione manutentiva degli alberi, che poi devono essere tagliati perché cadono o creano danni al suolo.

«Sul discorso dell’igiene urbana, oltre a quegli interventi di pulizia straordinaria che abbiamo avviato appena quest’Amministrazione si è insediata, ricordo che è iniziato il secondo mese dello spazzamento meccanizzato ulteriore e a rotazione mensile per ogni strada cittadina. Il decoro e la pulizia della nostra città sono concetti prioritari. Nelle settimane passate, il maltempo ha causato danni come in tutt’Italia, ma a Barletta possiamo ritenerci fortunati, anche per una discreta manutenzione del verde pubblico. Barletta gode, nonostante quello che si pensa, di diverse zone verdi che però hanno una scarsa manutenzione. Con il Settore Ambiente e anche su suggerimento di qualche gruppo politico, primo quello dei Cinque stelle, in Consiglio comunale si è riconosciuta la necessità di avviare un percorso di monitoraggio del verde pubblico, detto VTA per verificare lo stato delle alberature cittadine. Oltretutto stiamo cercando forme di collaborazione con la Facoltà di Agraria per creare quei protocolli che ci consentano di verificare sin da subito lo stato del nostro verde».

Il servizio di trasporto pubblico urbano è ancora insufficiente. Come crede che si possa incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici per i cittadini? Possiamo pensare ad un allargamento delle zone pedonali?

«Tra i barlettani c’è il mal vezzo di portare l’auto quasi fin dentro il posto da raggiungere a discapito ovviamente del traffico e quindi anche della circolazione dei mezzi pubblici. Anche in questo caso l’appello è quello alla sensibilità del cittadino, anche se il Comune sta pensando di aumentare quelle zone a traffico limitato; già durante queste festività natalizie ci sarà modo di sperimentare alcune nuove soluzioni: chiudendo alcuni varchi in corrispondenza delle festività natalizie, avremo il giusto termometro della disponibilità dei cittadini ad utilizzare meno il veicolo di proprietà e più i mezzi pubblici. Si è pensato di trovare delle agevolazioni, soprattutto per i meno abbienti, sul costo del biglietto dell’autobus».

Lei ha delega anche al Personale: tutti gli assessori intervistati hanno sottolineato la difficoltà del Comune di continuare a lavorare con quattro dirigenti soltanto, di cui due a tempo determinato. Non solo anche il numero dei dipendenti comunali è in sottonumero, compresa la Polizia municipale. Avete pensato a delle soluzioni a riguardo?

«Il dato nazionale contempla 6 dipendenti pubblici ogni 1000 abitanti, il dato regionale si aggira intorno a 4,7, mentre il dato di Barletta è prossimo a 3. Ciò va a discapito principalmente dell’utenza pubblica, percependo un’immagine ingiusta del dipendente pubblico, lamentando un’idea amplificata di disservizio; lavorare in condizioni di accavallamento d’incarichi o di organico sottonumero è davvero complesso. Abbiamo avviato alcune iniziative di mobilità ma soprattutto la procedura per i concorsi dirigenziali per due figure a tempo indeterminato entro la fine dell’anno, più altre tre a tempo determinato nel 2019. Dobbiamo implementare i dirigenti ma anche i funzionari del Comune. Non ricordo da quanti anni non si procede ad un concorso pubblico per i dipendenti comunali. E poi abbiamo dovuto mettere mano all’adeguamento dei sistemi informatici, ad esempio per la transizione al digitale. Un esempio su tutti è la carta d’identità elettronica, che gli uffici hanno incominciato a consegnare su richiesta; siamo intervenuti bloccando l’accesso di persona, consentendo unicamente la prenotazione online, per smaltire meglio le richieste».