È tornato a riunirsi ieri in seduta pomeridiana il Consiglio comunale, presso la sede della Sala consiliare di via Zanardelli, con la discussione sul punto all’ordine del giorno (“Realizzazione impianto complesso di selezione meccanica e recupero frazioni secche da raccolta differenziata Barletta (CMRD) fondo per lo sviluppo e coesione 2007/2013. Delibera CIPE n.79/2012. DGR n.1433/2018. Atto d’indirizzo sulla localizzazione”) già approvato dalla Giunta, come punto aggiuntivo all’ordine del giorno, prevedendo un’assise quasi monotematica sul tema della società municipalizzata Barletta Servizi Ambientali (Bar.s.a.). Il punto è stato introdotto dall’assessore all’Ambiente Ruggiero Passero. L’urgenza dell’opportunità da cogliere è data dalla necessità di non perdere il finanziamento regionale su questo impianto, per cui l’Amministrazione ha preferito scegliere un terreno già di proprietà comunale per non gravare ulteriormente sulle economie, che già prevedono una spesa per oltre 9 milioni di euro complessivi. «Un investimento per la città che verrà ripagato con il tempo con la vendita dei prodotti riciclati» per cui la Bar.s.a. investirà 1,9 milioni di euro. Approvato il provvedimento con 29 voti favorevoli, astenuti i consiglieri del M5S, ritenendo la Delibera incompleta; si è passati a discutere dell’azienda al 100% di proprietà comunale (con oltre 300 dipendenti), partendo dalla nomina del Sindaco per il nuovo Amministratore Unico, come sappiamo, l’avv. Michele Cianci. Cannito ha ricordato di aver selezionato il nominativo in una lista di manifestazione d’interesse propostesi, valutando il suo curriculum professionale e l’impegno sui temi ambientali, in accordo con la volontà della Maggioranza. Ricordiamo che il Sindaco in un primo momento aveva preferito la strada del Cda (con più rappresentanze), poi improvvisamente ha cambiato idea ed è tornato sull’amministratore unico, come negli ultimi anni. Quest’ultimo aveva subito parlato della sua nomina volta a “spoliticizzare” il ruolo, e proprio questo concetto è stato sottolineato da molti consiglieri, in particolare dal consigliere Mennea (PD) che ha parlato di vero e proprio «partito utilizzato in passato per fini elettoralistici». Il consigliere Filannino (M5S) ha ricordato l’importanza di avere un sito Internet attrezzato e che dia un’utile e corretta informazione sui dati dell’azienda e dei rifiuti raccolti; il consigliere Doronzo (Coalizione Civica) ha voluto sottolineare l’importanza di continuare a perseguire la Strategia Rifiuti Zero, con cui si è già avviata la raccolta porta a porta, che sicuramente ha bisogno di miglioramenti, e di avviare al più presto la cosiddetta “tariffazione puntuale”, affinché ogni cittadino paghi ciò che consuma e sia spinto all’operazione di riciclaggio dei rifiuti stessi. La politica deve essere veramente controllore della gestione della società, ma non entrarci come più parti hanno riferito è accaduto in passato. Diversi consiglieri d’opposizione hanno sottolineato la necessità d’inserire tra le maestranze della società profili di esperti del verde pubblico per scegliere al meglio tutto ciò che riguarda le piante della città. Denunciato dal consigliere Coriolano (M5S) il cumulo, tuttora rimasto, di rifiuti, molti dei quali ritenuti pericolosi, nell’area dove doveva avere luogo il “falò dell’Immacolata” presso il Lungomare Mennea, incendiato anzitempo da ignoti.

Molto acceso e sentito l’intervento delle Primo cittadino: «Il grande problema oggi, paradossalmente, ci è dato dall’ente regionale A.R.O. di gestione della raccolta dei rifiuti di delle città di Barletta, Trani e Bisceglie, che vuole condizionarci e gestirci al pari di altre città vicine che non raggiungono minimamente i risultati della differenziata (oltre il 71%) di Barletta, ricordo che Trani è a poco più del 20%, minacciando di commissariarci per volontà politiche. È chiaro che ci sono tante cose da migliorare, ma ricordiamo che noi non paghiamo l’Ecotassa, la Ta.ri è più bassa rispetto alla media nazionale, ma se vogliamo la raccolta dell’organico ogni giorno dobbiamo pagare, se vogliamo la raccolta porta a porta del vetro sappiamo che ci costa € 300.000 l’anno»; ha ribadito la lotta all’evasione della tassa sui rifiuti che ammonta a circa 3,5 milioni l’anno. Ribadita l’importanza di continuare a perseguire chi infrange le regole della raccolta, come con le foto-trappole per il cosiddetto “sacchetto selvaggio” abbandonato fuori città. È vero anche, come ricordato dal consigliere Divincenzo (PD), che le campane del vetro spesso vengono utilizzate per gettare altri tipi di rifiuti. Proprio in questi giorni, inoltre, si stanno distribuendo i nuovi sacchetti per le utenze domestiche per la differenziata, messi a disposizione dalla Bar.s.a. che tuttavia risultano, come denunciato da molti cittadini, non sufficienti numericamente e scadenti qualitativamente.

In conclusione è intervenuto proprio il nuovo Amministratore Michele Cianci, chiedendo collaborazione a tutti i consiglieri comunali per raggiungere i migliori obiettivi per la società di Barletta.