È tornato a riunirsi oggi il Consiglio comunale, straordinariamente in seduta mattutina, protrattasi anche nel primo pomeriggio, riunendosi poco prima delle 10 presso la Sala consiliare di via Zanardelli per discutere diversi punti all’ordine del giorno tra cui il Piano sociale di zona, cioè il principale strumento di programmazione degli interventi sociali e socio-sanitari della città. Il primo punto (“Programma Comunale per il Diritto allo Studio e per la promozione del sistema integrato di educazione e istruzione – anno 2019”) è stato introdotto dall’assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Lasala, che ha riferito una novità rispetto al passato per cui il “diritto allo studio” sarà rivolto non solo dai 6 ai 18 anni ma anche a per la fascia dai 0 ai 6 anni; si è parlato chiaramente dei servizi, molto discussi in questi mesi, di mensa scolastica e del trasporto garantito per gli studenti non abbienti. Diversi consiglieri comunali hanno sottolineato l’importanza di volgere l’attenzione a tutte le fasce d’età degli studenti, cui la Regione Puglia chiede di rivolgersi, mettendo diversi fondi a disposizione. La consigliera Mele, presidente della Commissione consiliare Cultura-Pubblica Istruzione, ha confermato il pieno appoggio alla delibera dalla Commissione consiliare. È intervenuta per ulteriori spiegazioni la dirigente comunale Santa Scommegna, spiegando quanto accennato dall’assessore che la Regione Puglia ha previsto, in via sperimentale, un allargamento della fascia a cui si rivolgono i servizi del Diritto allo Studio, inglobando l’ambito educativo dai 0 ai 6 anni; purtroppo, il numero di posti disponibili per l’asilo nido comunale, 57 posti, è assolutamente inferiore alle richieste, per cui ci si pone l’obiettivo di aumentare gli spazi e le strutture disponibili, anche attraverso le cosiddette “sezioni primavera” che accolgono i bambini di 2-3 anni nelle scuole statali. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità dei presenti.

Si è passati al secondo punto all’ordine del giorno (“Approvazione IV Piano Sociale di Zona dell’ambito territoriale di Barletta – 2018/2020”) relazionato dall’assessore alle Politiche Sociali, Annamaria Lacerenza: il Piano prevede una spesa di oltre 9 milioni di euro per tre anni, di cui oltre 5 messi a disposizione dal Comune, andando a finanziare tutti quei i progetti contro la violenza, contro la povertà, a favore della disabilità, per rispondere alla presenza degli immigrati nel territorio, per i centri di pronto intervento per le persone che si trovano in situazioni di disagio economico, l’ascolto delle famiglie con i problemi più differenti, per anziani della Casa di riposo “Regina Margherita”, centri per i malati di Alzheimer; ha sottolineato l’approvazione della Commissione consiliare Affari sociali di cui fa parte il consigliere Memeo (Noi con Barletta). Il consigliere Losappio (Forza Barletta) ha sollecitato a riprendere al più presto il discorso sull’apertura della struttura comunale dell’ex Angioletto, già destinata a centro-servizi per disabili. La dirigente Scommegna ha precisato che presto saranno disponibili altri finanziamenti regionali provenienti dal Piano contro la povertà e dal Piano dell’immigrazione, che dovrà fare i conti con le nuove disposizioni provenienti dal Decreto nazionale. Non sufficienti, secondo il consigliere Mennea (PD), i € 30.000 previsti per l’abbattimento delle barriere architettoniche in città, che ha rilanciato con la proposta di aggiudicarci la “bandiera lilla”, un riconoscimento che indica la città che è riuscita a rendere completamente accessibili gli spazi comunali. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità.

Il terzo punto all’ordine del giorno (“Criteri e parametri per l’installazione d’impianti di distribuzione carburanti e la realizzazione delle annesse strutture per attività e servizi integrativi per attività prevalentemente primarie, in adeguamento del vigente PRG/2003, del 17.04.2003”) è stato illustrato dal presidente della Commissione consiliare Urbanistica, il consigliere Laforgia (Barletta Attiva): bisognerà comunque adeguarsi alla normativa regionale e nazionale per la realizzazione di nuovi distributori in varie zone della città. Un provvedimento definito “anacronistico” dal consigliere Quarto (Città Futura) secondo il quale la città oggi dovrebbe discutere di parchi e di energie alternative e non di un distributore di benzina. Dopo una lunga discussione e una breve pausa, il provvedimento è stato approvato con l’astensione dei consiglieri del M5S. Il quarto punto (“Regolamento per il calcolo del canone e per l’affrancazione dei terreni gravati da livelli, enfiteusi e usi civici”) è stato introdotto dall’assessore alle Attività Produttive, Marcello Lanotte; un regolamento atteso da molto tempo. Il testo è stato approvato con 25 voti favorevoli.