“Questa sera su La7 nel corso della trasmissione DiMartedì, di Giovanni Floris, nel blocco che inizia alle 23:25 andrà in onda un servizio sull’ Ambulatorio popolare di Barletta con delle interviste ai medici e ai volontari che gratuitamente, da oltre quattro mesi vi prestano la propria attività in aiuto delle persone più povere della comunità, italiani e stranieri senza nessuna distinzione, perché nessuna distinzione può essere fatta tra le persone se non quella economica e reddituale, se non quella tra chi ha troppo e chi ha troppo poco, e molto spesso nulla o quasi niente. Ci sono, a Barletta e in tutt’Italia persone dimenticate dallo Stato e da dio, che cercano di sopravvivere ai margini della società tra sofferenze, povertà ed emarginazione”. Lo spiega una nota diffusa su Facebook dall’Ambulatorio Popolare di Barletta.
“Lo sapevamo, ma con l’ambulatorio, importando sul nostro territorio la straordinaria esperienza dell’ Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo, con quelle persone siamo riusciti ad entrare in contatto diretto. La povertà, nella nostra comunità è tanta, è assai, sempre che la si voglia vedere, sempre che la si voglia toccare, e le persone stanno progressivamente rinunciando a tutto, anche a soddisfare i propri bisogni primari, anche a curarsi. Ma è tanta anche la solidarietà: la stiamo vivendo, la stiamo toccando, la stiamo organizzando.  Oggi, sono oltre 70 i volontari che hanno deciso di donare il proprio tempo e il proprio sapere scientifico per metterlo a disposizione, gratuitamente, delle persone più povere della nostra comunità, tutte, senza alcuna distinzione tra loro.
Ci sono medici, infermieri, fisioterapisti, psicologi, psichiatri, biologi nutrizionisti, counselor, mediatori culturali, assistenti sociali, studenti e specializzandi in medicina, infermieristica, scienze sociali e scienze dell’alimentazione, e ci volontari anche privi di specifiche competenze grazie ai quali l’ambulatorio è stato in grado di estendere le proprie attività ben oltre quelle inizialmente previste, con orari di apertura giornalieri, distribuiti nel corso dell’intera settimana.
Questo è l’ Ambulatorio popolare di Barletta, questo siamo noi: una struttura mutualistica finalizzata ad aiutare, gratuitamente, le persone più povere della comunità a soddisfare i propri bisogni non solo di carattere medico e sanitario, ma anche informativo e culturale, proprio perché la conoscenza e la formazione di una coscienza critica sono fondamentali non solo per curarsi meglio, ma per migliorare le proprie condizioni di vita”.
“Infatti, accanto alle attività tipicamente ambulatoriali è stata avviata la scuola di italiano per i bambini delle famiglie dei migranti e il doposcuola per i figli di tutti, e a breve verrà attivata anche l’università delle terza età, perché la cultura fa bene a tutti, fa stare insieme, fa vivere meglio. Un appuntamento consolidato è ormai quello del mercoledi pomeriggio, giorno in cui distribuiamo tutto ciò che abbiamo raccolto nel corso della settimana, tra generi alimentari e materiale sanitario di vario genere come: garze, protesi, stampelle, carrozzine, pannoloni, traverse e girelli. Raccogliamo e distribuiamo anche abiti usati, libri, giocattoli, lenzuola e coperte, prodotti per la pulizia della casa e per l’igiene della persona. A breve attiveremo anche la sartoria, la barberia e la parrucchiera popolare e stiamo pensando di attrezzare il bagno dell’ambulatorio come un servizio diurno, in modo da consentire alle persone più povere di curare la propria igiene, e di essere belle, sì belle, perchè la discriminazione e l’emarginazione sociale ed economica può e deve essere combattuta anche così.  Questo siamo, questo è l’ambulatorio popolare di Barletta, una struttura mutualistica, uno spazio di protezione per tutti i poveri del territorio, aperto a chiunque avesse voglia e desiderio di parteciparvi, e di aiutare e sostenere le persone più deboli della nostra società”.