Gli scritti con vernice rossa sulla pietra della Cattedrale di Trani hanno richiamato l’attenzione nazionale. Ma è da marzo 2008 che la stessa scena si ripete a Canne della Battaglia sulla storica fontana medievale di San Ruggiero, sfregiata senza che nessuno abbia mai mosso un dito per risanarla e metterla in sicurezza. E’ il contenuto della nota del giornalista Nino Vinella, presidente del Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia. «Finalmente, dopo anni ed anni di inutili promesse dalla nostra denuncia di marzo 2008, ad aprile 2015, in esecuzione di un’ordinanza del Comune di Barletta, operai della Barsa provvidero a transennare provvisoriamente l’accesso alla storica Fontana di San Ruggiero (sec. XII) minacciata da pericolo di crollo. Con notifica ufficiale, al proprietario andriese ma residente a Corato é stato ingiunto di provvedere all’immediata messa in sicurezza del sito».

Nell’ordinanza si leggeva: «Preso atto del sopralluogo eseguito da tecnico del Settore edilizia pubblica e privata su disposizioni dell’ing. Bernardini a seguito segnalazione del dirigente ing. Gianrodolfo Dibari del settore Lavori Pubblici e Manutenzioni presso il fondo agricolo sito nei pressi dell’area vincolata di Canne della Battaglia ove è ubicata la Fontana di San Ruggiero che ha constatato che la struttura costituente la Fontana di San Ruggiero si presenta in pessimo stato di manutenzione così come si evince dalla presenza di fessurazioni e/o lesioni su gran parte della stessa (vedi facciate interne ed esterne delle murature laterali e l’intradosso interno della copertura a volta, oltre a distacco e caduta di calcinacci da più parti della stessa; che la stessa struttura si presenta anche per quanto riguarda l’aspetto igienico-sanitario non idonea. Considerato che detta situazione non garantisce la pubblica e privata incolumità e che lo stesso tecnico con l’ausilio di personale della Barsa ha provveduto a transennare la zona interessata alla Fontana di San Ruggiero impedendo l’avvicinarsi ed eventuale accesso alla stessa, ritenuto pertanto che ricorrono gli estremi della contingibilità e dell’urgenza e richiamato l’art. 107 del Dlgs 18.08.2000 n. 267 ordina alla proprietaria Sinisi Margherita di procedere ad ottemperarsi all’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza di quanto in premessa menzionato e di quanto possa ulteriormente costituire pericolo e pregiudizio alla pubblica e privata incolumità intervenendo con ulteriori lavori da ritenersi immediatamente eseguibili. La presente ordinanza per l’osservanza della stessa sia trasmessa per notifica all’interessata, al comando di polizia municipale, all’ufficio traffico, al settore LLPP, al settore manutenzione, al settore bilancio e servizi finanziari e al settore avvocatura di questo comune, ed altresì viene inviata alla Soprintendenza per i Beni architettonici e paesaggistici Bari, al locale commissariato di P.S., alla Prefettura della Provincia BAT ed al servizio igiene e sicurezza dell’Asl BAT per provvedimenti di propria competenza».

«Dall’ultimo sopralluogo eseguito – aggiunge Vinella – è dunque risultato evidente il peggioramento della situazione già denunciata mesi, anni addietro dal Comitato Italiano Pro Canne della Battaglia: lesioni alle strutture murarie portanti esterne, crepe alla volta della copertura risalente al XVI secolo come l’intero manufatto, copiose infiltrazioni di acqua piovana dal tetto disconnesso, erosione e scomparsa del materiale tufaceo dal portale d’ingresso. L’ultimo restauro, attestato da una piccola lapide, risale al 1985, trent’anni fa: ma anche dopo gli sconosciuti “predatori” si sono accaniti e vi hanno rubato lo stemma di pietra esistente sulla facciata, nonché tentato di fare bottino di un’altra piccola vasca poi abbandonata davanti. Coeva all’epoca del vescovo di Canne elevato poi a protettore di Barletta (XII secolo), ampliata e rimaneggiata nel Cinquecento con la caratteristica costruzione quale sito protetto come abbeveratoio sulle vie della transumanza a servizio della soprastante Masseria detta di Canne, la Fontana di San Ruggero riesce ancora a donare un piccolo zampillo di acqua dalla falda freatica ed a regalare la suggestione del tempo antico.  In merito alla titolarità della Fontana, notizie pubblicate già nel 1977 dallo storiografo mons. Giuseppe D’Amato nel libro sul VII centenario della traslazione delle ossa di San Ruggiero confutavano ufficiosamente il credo popolare sulla sua appartenenza ad enti pubblici o addirittura ecclesiastici. Nel 2008, ignoti writers hanno imbrattato interno e vascone con vernice spray, mai rimossa».