Due negozi di abbigliamento per bambini, due di calzature e uno di articoli per la casa. Sono questi gli esercizi commerciali di Barletta che hanno aderito al protocollo d’intesa fra il Comitato “Le strade dello Shopping” e l’Associazione Italiana Persone Down, Aipd, per l’integrazione lavorativa dei ragazzi e delle ragazze con sindrome di Down. Ai nostri ragazzi servono soltanto opportunità per dimostrare quello che sono in grado di fare”, ha detto il presidente della sezione barlettana dell’associazione, Armando Delcuratolo, in occasione della presentazione del progetto in sala giunta.

Sono già stati attivati diversi tirocini formativi – ha aggiunto Delcuratolo – che sono in scadenza e altri sono appunto prossimi ad essere avviati e questo è molto importante perché incoraggia le famiglie, i genitori di questi ragazzi, spesso timorosi e restii perché preoccupati. Ma devono uscire di casa ed essere autonomi e indipendenti”. Principio questo che è stato sottolineato anche dal sindaco Cosimo Cannito, il quale ha sottolineato come questo è un modo per “responsabilizzare la cittadinanza a essere comunità, ad “adottare” questi ragazzi”, con l’auspicio che quanto avviato da questi commercianti sia d’esempio per molti altri.

Il vicesindaco, con delega alle Attività produttive, Marcello Lanotte ha ricordato come questo percorso sia già cominciato con il villaggio di Babbo Natale, nel quale l’Aipd aveva un proprio stand per la realizzazione e vendita di manufatti artigianali e ha sottolineato il ruolo del Comune che è quello di sostenere tutti coloro e tutte le iniziative che abbiano quale obiettivo la sensibilizzazione sociale e l’integrazione.

L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per estrarre il vincitore dell’iniziativa “Barletta s’innamora”, a cura delle Strade dello shopping con il patrocinio del Comune di Barletta, che ha premiato che ha aderito all’iniziativa pensata dai commercianti per San Valentino. “Facciamo parte di una comunità – ha detto in chiusura Francesco Piscardi de “Le strade dello Shopping” – pertanto è nostro dovere occuparci degli altri con spirito sociale e per questo è importante il sostegno istituzionale”.