“Medea per strada di Gianpiero Borgia è esempio di un’arte civile che chiama il teatro a testimoniare infelicità, sfruttamento, violenza, dolore, di una quotidianità diffusa nel mondo e che il mondo preferirebbe ignorare. Teatro di testimonianza, teatro di denuncia, teatro che non consola e nasconde i sorrisi come vergognandosene”. 

Giulio Baffi di Repubblica.it descrive con ammirazione lo spettacolo che è diventato un “caso” del teatro italiano per l’unanimità del giudizio che accomuna operatori, pubblico e critica.

Medea per strada” continua a mietere successi e questa volta approda dal 2 al 22 giugno prossimi alla 24esima edizione del Festival delle Colline Torinesi. Per tre settimane, per l’intera durata della manifestazione, Barletta e la Puglia saranno presenti ad una delle più importanti rassegne del teatro contemporaneo del nostro paese con un lavoro molto originale.

Soddisfazione ed orgoglio per un progetto interamente pugliese, anzi barlettano, ideato e diretto da Gianpiero Borgia, scritto dal drammaturgo Fabrizio Sinisi e da Elena Cotugno (originaria di Ruvo ma a Barletta da molti anni) con le scene realizzate da Filippo Sarcinelli. Il debutto risale alla fine del 2016. Applausi e consensi a Barletta per lo spettacolo inserito come evento speciale nel cartellone del Curci 2018 – 2019.

Il lavoro, frutto di capillare studio e ricerca, trae ispirazione “dalla vita vera” e dalla “Medea” di Euripide e vede eccellere una “strepitosa” Elena Cotugno che è stata una delle 3 finaliste al Premio UBU 2017. 

La storia è quella di una ragazza romena che arriva in Italia e incontra il Giasone di turno, in realtà un pappone, che la getta nella rete del racket – racconta Gianpiero BorgiaUno spettacolo itinerante per sette spettatori alla volta: un’esperienza viva ed emozionante, distante dagli approcci televisivi e dai selfie, che riporta il teatro alla sua specifica ragion d’essere ovvero un rituale collettivo e formativo del vivere civile”.

I sette spettatori salgono su un furgoncino e sono trasportati in strade note ma che conosceranno bene solo in quel frangente con Medea.” Il rapporto di strettissima vicinanza di Elena Cotugno con i passeggeri – prosegue il regista – fa sì che ogni viaggio sia unico, perché diversi sono i partecipanti, diversa è la città, diversi gli imprevisti che si possono incontrare”.  

Elena Cotugno, per preparare la sua Medea ha lavorato con “Oasi 2” e con altre associazioni e operatori dei servizi sociali che aiutano le ragazze, soprattutto straniere, ad uscire dal racket della prostituzione, ha intervistato le giovani e i volontari che se ne occupano. Parlare con loro ha permesso di individuare le modalità di reclutamento e anche delle reazioni, che vanno dalla soggezione alla complicità, fino alla vera schiavitù. Elena Cotugno e Gianpiero Borgia hanno ricostruito il mito, dando voce a una Medea contemporanea, che scuote gli animi, ma ci nutre come esseri umani. Il rapporto con le associazioni non si è interrotto dopo il debutto: tutte le tappe della tournée, sono precedute da incontri con gli operatori sociali locali, che conoscono il fenomeno e indicano i percorsi del furgone.

Uno spettacolo unico nel suo genere che continua a stupire e a scuotere i passeggeri – spettatori. “Medea per strada”, ha già effettuato più di 200 repliche nei più prestigiosi Teatri e Festival Italiani e in Francia. Prossime tappe Pesaro, Torino-Festival delle Colline Torinesi, Castiglioncello Festival Armunia, Brescia, Vicenza e nuovamente Parigi.