Il Maggio dei libri” a Barletta dedica una parentesi a Cuba e a un personaggio italiano, Oreste Ferrara, grande combattente per l’indipendenza dell’isola caraibica dal giogo coloniale spagnolo. Pubblico attento e curioso a Palazzo Della Marra nel corso della presentazione del volume L’anarchico elegante” di Alessandro Senatore, organizzata dalla Biblioteca Comunale “Loffredo” in collaborazione con le locali sezioni dell’Archivio di Stato e dell’UNIMRI, e il Fiof.

9W9A1373

L’autore, impegnato attivamente nel promuovere i rapporti tra Napoli e i paesi latini mediterranei, nei suoi soggiorni all’Avana aveva sentito parlare di un famoso avvocato napoletano, diplomatico e scrittore naturalizzato cubano che, prima della rivoluzione castrista, aveva ricoperto prestigiosi incarichi istituzionali da Colonnello delle truppe cubane a Dirigente del nuovo Stato autonomo: Presidente della Camera dei Rappresentanti, Ministro degli Affari Esteri e delle Finanze, Ambasciatore presso gli Stati Uniti e l’UNESCO.

Alessandro Senatore, avvocato Patrocinante in Cassazione, affascinato dalle vicende della vita avventurosa di Oreste Ferrara, leggendo le sue memorie ed effettuando numerose ricerche, ha deciso di far luce sulla figura del giovane intraprendente, di famiglia garibaldina, cresciuto culturalmente alla Scuola Forense Napoletana della Federico II, trascinato dalla sua forte passione politica e dai suoi ideali, ispirati dagli ambienti rivoluzionari legati alla sinistra anarchica e socialista. Intraprendente, coraggioso, acculturato, determinato, sprezzante del pericolo, Ferrara abbandona Napoli, Via dei Carrozzieri, dove era nato nel 1876, e le ville estive di San Giorgio dei Portici, e parte per Cuba con il suo amico Petriccione: insieme affrontano un lungo viaggio e una cruenta guerra.

consegna atto di nascita

Dotato di forte personalità l’inquieto Ferrara combatterà nei boscosi campi dell’isola e proseguirà la sua straordinaria ascesa di sognatore, uomo ricco e famoso, elegante e raffinato, brillante avvocato e finanziere, personaggio di spicco della popolosa comunità italiana a New York. Durante il suo esilio negli Stati Uniti stringerà amicizia con gli italiani più famosi dell’epoca, incontrando i politici internazionali più importanti di quegli anni, fino a divenire il braccio destro dell’odiato dittatore cubano Machado.

L’anarchico elegante” si rivela, dunque, utile strumento per comprendere sia la complessità storica e politica dell’America Latina nei primi anni del Novecento che la contraddizione di un uomo ambizioso (Ferrara) che nell’età matura approda ad un calcolato conservatorismo volto alla tutela dei privilegi ottenuti. L’autore durante l’incontro, dialogando con il pubblico, evidenzia “la sua delusione per un uomo che, pur seguendo legittimamente la sua natura, ha scelto di continuare a giocare con la vita, rinunciando però, a lottare per migliorare le condizioni di esistenza degli altri”. La gloria e l’ambizione di Ferrara, la sua folle incoscienza, commenta lo scrittore, non potevano che essere punite con un profondo oblio. Di Oreste Ferrara, morto nel 1972 a 96 anni, resta la sua monumentale autobiografia letta accuratamente da Senatore.

Alla presentazione del volume intervenuti il Vicesindaco Marcello Lanotte, l’Assessore alla Cultura Michele Ciniero, la Dirigente del Settore Cultura Santa Scommegna, la Presidente della Commissione Cultura Stella Mele, la Senatrice Assuntela Messina. Dono particolare di Michele Grimaldi (Responsabile della locale Sezione dell’Archivio di Stato) e Vito Dibitonto (Presidente UNIMRI Barletta) ad Alessandro Senatore: per lui una storica copia degli atti di nascita di alcuni familiari (tra cui il padre) originari della Città della Disfida.