La quiete che precede la tempesta o un’assenza di novità che può far presagire un’estate drammatica dal punto di vista sportivo? E’ il bivio al quale si trova il Barletta 1922, che a più di due mesi dalla fine dello scorso campionato di Eccellenza fa registrare calma piatta su sponda societaria. I soci dimissionari Bellino, Pollidori, Dileo e Dimiccoli restano tali e i – pochi, per la verità – sondaggi maturati per rilevare la proprietà del club biancorosso si sono rivelati inefficaci.

Nel mezzo, c’è sempre la querelle Puttilli, stadio oggetto di un colossal politico e burocratico da quattro anni a questa parte e inutilizzabile dal maggio 2015, a tenere banco e condizionare anche la pianificazione di possibili investimenti. La sensazione, però, con il passare dei giorni è che l’attuale proprietà, pur non tornando definitivamente sui propri passi, si stia comunque muovendo nell’ombra con alcuni dei soci uscenti per garantire un nuovo campionato di Eccellenza al Barletta 1922. Lo dimostrano i rumors riguardanti la panchina, con l’ex Gravina e Team Altamura Claudio De Luca, Gino Zinfollino – nella scorsa stagione a Trani, sponda Vigor – e Renato Villa, un recente passato alla guida del Gallipoli, sondati per raccogliere l’eredità di Franco Cinque.

Anche sul fronte giocatori qualcosa si è mosso, perlomeno dal punto di vista verbale: i big del Barletta 2018/2019, da Varsi a Milella passando per Scialpi e Aprile, fino al portiere Sansonna (ora fermo per un infortunio al ginocchio) non hanno ancora stretto accordi con altre squadre, pur non mancando offerte per loro. Possibile che siano alla finestra, aspettando di conoscere il futuro di una squadra che per la terza volta negli ultimi 4 anni vive un’estate tribolata.