«Ieri pomeriggio la Capitaneria di Porto ha formalizzato un provvedimento di sequestro di alcuni manufatti utilizzati dal Flamingo Beach Bar di Barletta. Il tutto, sempre secondo la Capitaneria di Porto, perché ci sarebbero violazioni e mancanze di autorizzazioni (addirittura “ambientali”, ma è una bugia!): si tratta di una tesi tutta da dimostrare, visto il numero di autorizzazioni che abbiamo potuto produrre e i provvedimenti positivi rilasciatici dai competenti Uffici». È la replica dei proprietari del Flamingo Beach Bari di Barletta all’operazione che questa mattina ha riguardato la loro attività commerciale.

«Al momento – spiegano – non è stato accertato alcun reato: si tratta di ipotesi che serenamente noi e l’Autorità competente abbiamo cominciato a valutare da stamattina (Il Pubblico Ministero, fino alle 11:00 di oggi non ne sapeva niente). Io e tutti i dipendenti del Flamingo ci teniamo a dire solo questo: non ci interessa contrastare le voci o le “interpretazioni” a volte malevoli che ci sono capitate di sentire in queste 24 ore. Cogliamo invece l’occasione per ringraziare tutti per i numerosi messaggi di affetto che stiamo ricevendo in queste ore, motivo per il quale, non appena tutta la faccenda sarà chiarita, torneremo a lavorare con più energia che mai».