Dopo circa un ventennio, Barletta torna a festeggiare San Cataldo domenica prossima alle 18 con la celebrazione eucaristica da parte del nostro Arcivescovo, mons. Leonardo D’Ascenzo, seguita dell’attesissima processione a mare dello straordinario busto argenteo custodito a Barletta. Gli ultimi festeggiamenti si ricordano grazie alla volontà del compianto don Gino Spadaro.

La chiesa di San Cataldo, che si trova nella centralissima piazza Marina, sottolinea l’importante legame del culto con la più antica tradizione marinara dell’antico borgo portuale; già il porto trecentesco della città era dedicato proprio al patrono di Taranto, città di cui fu vescovo nel VII secolo; ricordiamo che il Santo è anche patrono della vicina città di Corato. La fondazione del nucleo originale della chiesa barlettana risale alla metà del XIII sec., ma questa venne ampliata dal XV sec. a cura dell’Università di Barletta e dei sovrani aragonesi; con un secondo ampliamento alla fine dello stesso secolo, venne edificato il piccolo campanile com’è dimostrato da un’attestazione riportata da un’iscrizione. Al 1769 risale la fondazione (o la prima attestazione) della Confraternita di San Cataldo costituita dai marinari del borgo. Più recenti gli ultimi lavori di restauro. Il busto di argento del Monaco irlandese è conservato nel Monastero di San Ruggero di Barletta. L’opera fu donata dai marinai barlettani nel 1856, anno in cui si dotò la chiesa del bellissimo busto, oltre che di un corredo di bronzo dorato; il busto è posto su un basamento quadrangolare decorato con motivi floreali dorati. Il vescovo è raffigurato di tre quarti nell’atto benedicente, reggendo nella mano il Vangelo e il pastorale, arricchito da tre pesci pendenti. Tutta la figura è avvolta da un ampio piviale, decorato da foglie d’acanto e un particolare motivo floreale; in un medaglione sovrastante la croce pettorale, è custodita la reliquia del Santo protettore dalla morte improvvisa e delle opere assistenziali. Il volto è raffigurato con la lunga barba e gli occhi rivolti verso l’alto; il capo coronato da una mitra, arricchita di pietre preziose con al centro una croce.

Busto argenteo di San Cataldo
Busto argenteo di San Cataldo

«Ringrazio l’Arcivescovo per l’opportunità di celebrare dopo vent’anni la festa esterna di San Cataldo – ha detto don Franco Fruscio, Rettore della chiesa di S. Cataldo e dal 1 settembre Arciprete della Basilica Concattedrale Santa Maria Maggiore in Barletta e Parroco della parrocchia Sant’Andrea – tanto voluta e richiesta dai marinai ed espressione della devozione dell’intero quartiere nei confronti del Santo. Credo che questa festa può essere una bella opportunità di aggregazione e di preghiera per le attività marinare che danno tanto all’intera Città di Barletta».