Per i barlettani leggere sul calendario la data del 12 settembre, deve richiamare necessariamente alla memoria un triste ricordo che deve essere celebrato sempre per rinvigorire i valori di democrazia, libertà e antifascismo su cui l’Italia è fondata. Questa mattina si sono svolte le celebrazioni per il 76° anniversario dell’Eccidio dei vigili urbani e due netturbini del 1943, trucidati per mano nazista. La memoria di quello che è stato il primo episodio di rappresaglia sul territorio nazionale da parte dei militari tedeschi, non deve abbandonare mai i barlettani, soprattutto quelli delle nuove generazioni.69821970_654220995066125_7682189143706697728_n

La mattinata è iniziata con le celebrazioni eucaristiche nella Chiesa di Sant’Andrea presieduta dal Vicario Episcopale mons. Filippo Salvo, seguita dal picchetto d’onore dell’82° Reggimento Fanteria “Torino” presso il rivellino del Castello, con l’apposizione delle corone d’alloro; poi un corteo ha attraversato le principali strade del centro cittadino giungendo in Piazza Caduti per gli onori a tutti i caduti in guerra, con l’apposizione delle corone al monumento centrale, e anche al bassorilievo raffigurante l’eccidio del ’43 sul muro laterale dell’ex edificio postale, che ancora porta le indelebili cicatrici con i fori di mitragliatrice. Alla cerimonia hanno partecipato le principali autorità locali politiche, militari e religiose, oltre alle associazioni combattentistiche e partigiane. Hanno guidato la cerimonia il sindaco Mino Cannito,  la sen. Assuntela Messina, il Prefetto della Provincia di Barletta-Andria-Trani Emilio Dario Sensi e il consigliere regionale Ruggiero Mennea; Cannito ha voluto colloquiare con le scolaresche presenti (della scuola Modugno) proprio per valorizzare il senso di tramandare quella memoria, sottolineando che quel momento storico è servito a donarci la democrazia di oggi: «Dobbiamo dare valore a chi ci ha permesso di essere orgogliosi cittadini europei. Questo sacrificio di vite innocenti ci ha regalato la democrazia che però non è per sempre, per questo noi abbiamo il dovere di mantenerla e difenderla giorno per giorno ricordando il loro martirio, espletando quotidianamente il nostro dovere e rispettando i diritti di tutti i cittadini». Messina ha sottolineato come la conoscenza storica sia il collegamento necessario fra il passato e la nostra visione futura, per questo importante».

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La cerimonia in piazza Caduti è stata introdotta dal prof. Luigi Dicuonzo, responsabile dell’Archivio della Memoria e della Resistenza che ogni anno intende promuovere il Mese della Memoria. Qualche settimana fa l’Amministrazione comunale ha deciso la chiusura al traffico parziale, proprio nel tratto antistante il muro con il bassorilievo dell’eccidio, per una completa valorizzazione del monumento.