I loro nomi scolpiti nella memoria di una città che troppe volte nella sua storia ha dovuto fare i conti con la malaedilizia e le sue vittime: Antonella Zaza, Matilde Doronzo, Giovanna Sardaro, Tina Ceci, Maria Cinquepalmi. Sono le quattro operaie di un opificio e la figlia 14enne del titolare ritrovate senza vita sotto le macerie di una palazzina crollata improvvisamente a Barletta, in via Roma il 3 ottobre del 2011. Questa mattina, sul luogo dove si consumò la tragedia, l’Amministrazione Comunale ha voluto celebrare un momento di raccoglimento insieme ai parenti delle vittime. Alle 12.21, l’ora esatta in cui la palazzina travolse le cinque giovani donne, il sindaco Cannito ha invitato le scuole e gli uffici pubblici ad osservare un minuto di silenzio.

La tragedia venne causata dai lavori di demolizione che si stavano eseguendo nel cantiere adiacente alla palazzina crollata. Dopo il processo di primo grado, la Corte d’Appello di Bari ha condannato 9 persone a pene comprese da 1 a 4 anni e mezzo di reclusione. Il 5 febbraio 2020 verrà discusso il loro ricorso in Cassazione. “Con la speranza – dicono i parenti delle vittime – che si possa mettere la parola fine ad una vicenda processuale lunga e dolorosa”.