Dopo la conferenza stampa con cui si è annunciata l’adesione della lista civica di maggioranza in Consiglio comunale, Scelta Popolare al partito di Silvio Berlusconi, abbiamo voluto incontrare il vicesindaco Marcello Lanotte, uno dei promotori a suo tempo della coalizione civica trasversale in sostegno del sindaco Cannito, per chiarire alcuni passaggi.

Evitiamo il politichese e i toni confusi e generalizzati: il Gruppo consiliare di “Scelta popolare” di cui lei è espressione in Giunta, composto dai consiglieri Pier Paolo Grimaldi e Michele Maffione ha aderito a Forza Italia, o al Gruppo di “Forza Barletta”, di cui già sono parte i consiglieri Giuseppe Losappio e Stella Mele. Questo Gruppo non aveva espressione nella Giunta Cannito: ora guadagna un Vice sindaco?

«Nessuna risposta in politichese, la Lista di Scelta Popolare ha aderito alle idee liberali, cattoliche e popolari di Forza Italia, invece i suoi consiglieri comunali, in modo coerente, rimangono nel posto in cui sono stati eletti, senza rivendicare alcuna poltrona e per difendere il mandato di amministrare Barletta. E sono certo che gli amici di Forza Barletta hanno apprezzato il rispetto della loro autonomia e, insieme a loro, continueremo a difendere il ripristino della loro rappresentanza assessorile in giunta. Senza urla e imboscate, ma armati di ragioni e idee».

La lista FB venne organizzata dal senatore Damiani di Forza Italia, di cui richiamava anche il simbolo pur nella trasmutazione in un discutibile civismo: si dice, da tempo, che lei sarà candidato alle Elezioni regionali del prossimo anno proprio per Forza Italia. Come mai ha ritenuto di abbandonare la sua esperienza nelle fila del centrosinistra?

«Una mia esperienza del centrosinistra? Guardi che forse sfugge qualche passaggio. Ho abbandonato il Popolo delle Libertà nel 2010 perché non condividevo la scelta di individuare Andria sede legale della Provincia, poichè Barletta ne è l’unica titolata (per lungimiranza e storicità della battaglia di autonomia amministrativa). È per questa ragione che, insieme a tanti autorevoli amici, è iniziato un percorso civico, ma mai in un partito del centrosinistra.  Quanto alla mia candidatura alle regionali in Forza Italia, credo sarebbe una bella alternativa da offrire ai barlettani che penso siano stanchi di ascoltare qualcuno che da 10 anni siede in Regione e interviene solo sulla stampa declinando sempre verbi al futuro (vedremo, faremo, porteremo, costruiremo e garantiremo). Se decido di candidarmi è per usare i verbi declinati all’indicativo presente, perché siamo stanchi di annunci e chiacchiere».

Del gruppo di “Forza Barletta” in Consiglio comunale fa parte anche la consigliera Mele, che però è esponente di Fratelli d’Italia; si dice che stesse nascendo un gruppo consiliare che facesse riferimento proprio al partito della Meloni, con Riccardo Memeo, Luigi Antonucci, la stessa Mele e come riferimento in Giunta, l’assessore al Bilancio Gennaro Cefola, da sempre vicino al consigliere regionale Ventola. Che sta succedendo?

«Non posso rispondere a domande che riguardano altri gruppi di maggioranza o politici. Sono certo che, qualsiasi cosa accadrà, sarà ponderata e nell’interesse della città, in quanto gli amministratori in questione sono tutti politici seri».

 La “Coalizione del Buon governo” del sindaco Cannito, si era detta né di destra né di sinistra: alla vigilia delle elezioni le cose cambiano e tutti mettono una casacca politica. Secondo lei ciò potrebbe inficiare la tenuta della Maggioranza nel Consiglio comunale di Barletta?

«L’Amministrazione Cannito è al sicuro, nessuno lascerà che le proprie scelte politiche possano avere ripercussioni sul modo concreto di amministrare. Nessuno ha intenzione di far saltare questa Amministrazione e se qualcuno crede di poterlo fare, dovrà fare i conti con me e altri che abbiamo partorito il progetto civico con Mino Cannito».