Lo avevamo già annunciato, ma ora è ufficiale: Barletta conferirà la cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana, per riaffermare la propria solidarietà all’ottantanovenne senatrice che di recente è stata vittima di violenti attacchi minacciosi sul web, tanto che il prefetto di Milano ha deciso che le fosse garantita la sicurezza con la scorta. La Segre, oltre al suo grande impegno sociale e di attivista politico per cui ha ricevuto la nomina dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha proposto l’istituzione di una Commissione parlamentare d’indirizzo e controllo sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza: per una «attenzione democratica verso fenomeni che rischiano di degenerare».

Il conferimento della cittadinanza onoraria è stato ufficializzato unanimemente dalla Conferenza di capigruppo del Consiglio comunale, proprio ieri pomeriggio, ponendolo come primo punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale del prossimo 29 novembre. Scelta ormai condivisa con molti altri comuni italiani, ma che nello stesso tempo sta facendo discutere per le scelte di alcuni altri. Evidente è la collocazione politica di questa decisione, anche se non dovrebbe averne visto che si tratta di un nome di alto livello, non identificabile in un qualche partito e che, con certezza, ha ispirato una Commissione assolutamente in linea con i valori democratici della nostra Costituzione, oltre che della nostra civiltà. Ne avevamo avuto modo di evidenziare nel nostro servizio riguardante l’incontro per il trentennale della Caduta del Muro di Berlino, come in quell’occasione l’idea venne avanzata dal prof. Villani, già docente di Diritto Internazionale, e subito applaudita da Cannito, che confessò di averci già pensato. Bene, sono trascorsi pochi giorni in cui il Primo cittadino ha contattato la Segre e ora l’ufficialità.

Insomma, è riuscita a prevalere l’anima più progressista del Sindaco, nonostante abbia una maggioranza con forze che in Parlamento si sono astenute (il centrodestra) dalla votazione per la istituzione della Commissione suddetta. Una decisione che deve inorgoglire e dare il benvenuto ad una nuova concittadina onoraria.