Presentata ufficialmente, alla massima assise cittadina, la nuova assessore alle Politiche sociali, Maria Anna Salvemini, sorella del suo predecessore in carica solo per due mesi circa; ricordiamo che Nicola Salvemini ha dovuto dimettersi poiché il sindaco Cannito è stato sollecitato al rispetto della legge sulla parità di genere in Giunta, quindi dovendo aggiungere un nominativo femminile. La questione ha suscitato diverse polemiche in questi giorni soprattutto sui social network e da parte delle opposizioni per il trasferimento scelto “in famiglia”. In apertura alla seduta di questa mattina del Consiglio comunale, svoltasi presso la Sala consiliare di via Zanardelli, la consigliera Mele (Forza Barletta) ha espresso il proprio disappunto con i principi della legge sulla parità di genere, poiché non rispetterebbero appieno il merito: «Avrei ritenuto più onorevole se lei (ndr rivolgendosi alla nuova assessore) non avesse accettato questa nomina: lo dico come donna, contraria alle “quote rosa”. Le donne capaci, sanno farsi valere anche in politica. Ritengo che le modalità per cui sia stata scelta vadano a mortificare il percorso di conquista del ruolo femminile all’interno delle Istituzioni».

Ha tenuto banco, inoltre, la discussione riguardo ad una variazione di Bilancio urgente, anche propedeutica all’ormai prossima presentazione del Bilancio di previsione per il prossimo anno; una variazione piuttosto ingente (di 700.000 €) per l’aumento in corso d’opera della progettazione relativa al cosiddetto Canale H. Un provvedimento su cui si è svolta una lunga discussione, per cui le forze di opposizione si sono espresse a sfavore, e per cui il consigliere Mennea (capogruppo PD) ha sollevato diversi dubbi riguardo alla regolarità dell’iter procedurale utilizzato. Il provvedimento è stato approvato con 12 voti a favore (sufficienti per la seconda convocazione). Nello stesso modo sono stati votati a maggioranza le altre variazioni riguardanti un progetto di videosorveglianza della scuola “M. D’Azeglio” e alcune prese d’atto dei debiti fuori bilancio, tutti illustrati dall’assessore al Bilancio, Gennaro Cefola. Ritirato il provvedimento riguardante la micromobilità elettrica dallo stesso gruppo del M5S che l’aveva proposto, poiché sono intercorse alcune modifiche normative legate soprattutto alla prossima Legge nazionale di bilancio.