Ancora una volta un grande plauso agli “archeologi dell’amore” della Casa Famiglia Mons. Vincenzo Frezza, che venerdì 20 dicembre hanno incantato Barletta con la rappresentazione di “Cappuccetto Rosso”. In collaborazione con la Fondazione Lamacchia Onlus e Unitalsi,  con l’ausilio dei parrocchiani della chiesa San Benedetto, dei familiari e degli instancabili volontari, gli 11  ospiti della casa famiglia anche quest’anno si sono impegnati a realizzare una recita che ha catalizzato l’attenzione dei presenti, adulti e bambini, parenti e semplici spettatori, durante una serata all’insegna del divertimento e dello spirito del Natale. Ed eccoli lì, uno ad uno, fieri di indossare i loro costumi di scena, fantasiosi e colorati, e ad impersonare i protagonisti dell’arcinota favola della buona notte: chi Cappuccetto Rosso, chi il lupo cattivo, chi la premurosa mamma, chi la nonna ammalata. Alle loro spalle una variopinta casetta realizzata in cartone, verdi siepi e un cumulo di pacchi regalo. Lo spettacolo è stato affiancato ad un vero e proprio training istruttivo e pedagogico, che si è avvalso di musicoterapia, dell’approccio educativo con i colori, con i segni e con strumenti per la comunicazione.

«Questa recita è stata il frutto di un percorso educativo coi ragazzi disabili. – spiega con soddisfazione il consigliere nazionale Cosimo Cilli – I ragazzi nonostante le difficoltà hanno tirato fuori il meglio di loro. Nella nostra favola alla fine il lupo si converte, è importante trasmettere questi valori. Tutto questo lavoro è stato fatto per ribadire lo spirito della casa famiglia, che mira all’attenzione dell’altro, alla solidarietà, a tutto quello che il Vangelo ci insegna. Noi siamo un’espressione della Chiesa, quindi con loro non facciamo solo un percorso riabilitativo ma anche di fede. Il Natale rappresenta un’occasione: con l’arrivo di Gesù abbiamo un’occasione di vita nuova, un’occasione per amare il prossimo». E con uno sguardo speciale rivoto al grande arcobaleno con su scritto “Buon Natale” si è conclusa un’altra gratificante rappresentazione degli ospiti della casa famiglia, un vero e proprio arcobaleno di gioia e amore.

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A cura di Carol Serafino