Tutte le bottigliette in alluminio acquistate e distribuite nelle scuole di Barletta nell’ambito della campagna di educazione ambientale contro la plastica sono idonee a contenere acqua e qualsiasi tipo di bibita sia fredda che calda. Le borracce infatti posseggono tutte le certificazioni richieste dal Ministero della Salute e dalle normative europee. Inoltre, prima di essere distribuite le stesse sono state sottoposte a rigidi controlli ed a test specifici, anche a 70 gradi: tutti i test hanno dato esiti negativi, sia sulla eventualità che possano rilasciare sostanze nocive, sia sulla possibilità che influenzino sapori e odori di liquidi e alimenti in esse contenute. In particolare, sono stati eseguiti test con soluzioni acide, come ad esempio i succhi di frutta, gli energy drink, le limonate, il caffè e test con soluzioni alcoliche (simulazioni con prodotti contenenti fino al 20% di alcool) e con bibite tipo il latte, il cioccolato e lo yogurt. Ribadendo la assoluta sicurezza delle bottigliette ecologiche, prima di utilizzarle è, comunque, opportuno che ogni possessore provveda ad almeno un rapido lavaggio sotto il rubinetto dell’acqua, come è buona norma fare, prima dell’uso di qualsiasi contenitore per alimenti.
Al termine di una rigida selezione operata dai responsabili di Barsa, le bottigliette sono state acquistate da una azienda certificata, la Blue Bag Italia di Milano – della quale in allegato forniamo la certificazione di acquisto – che è stata scelta per affidabilità e sicurezza tra tutte quelle regolarmente iscritte al Mepa, il portale elettronico di approvvigionamento pubblico gestito da Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione italiana il cui unico azionista è il Ministero dell’Economia e delle Finanze; a tale proposito, è bene ricordare che la Consip è tre le prime centrali acquisti in Europa a ricevere la certificazione qualità ISO 9001:2008 per i processi di acquisto di beni e prodotti.
Fermo restando tutto quanto innanzi detto, sono, pertanto, totalmente prive di fondamento e verità le accuse mosse dalla signora Tina, mamma di una degli alunni che nei giorni scorsi hanno ricevuto le borracce. Condannando il commento utilizzato dalla stessa signora in un post pubblicato in rete, l’amministratore della Barsa, Michele Cianci, invita la stessa a ritirare quanto affermato, preannunciando che in caso contrario sarà costretto a valutare la possibilità di rivolgersi ai giudici competenti sia in sede civile sia penale: i toni violenti e diffamatori e le dichiarazioni isteriche prive di fondamento della signora Tina, potrebbero infatti generare inutili allarmismi nell’opinione pubblica, potendosi prefigurare il reato di procurato allarme, oltre che quello di diffamazione aggravata per i danni di immagine nei confronti della Barsa, una azienda seria che quotidianamente lavora in modo efficace ed efficiente nell’interesse di tutta la comunità cittadina. Noi tutti di Barsa amiamo la città ed in particolar modo i nostri bimbi.