L’intensa regia di Alessandro Maggi e il testo di Stefano Massini, drammaturgo tra i più affermati in Italia e all’estero, fanno di “Vincent Van Gogh” uno spettacolo particolare, una sorta di thriller psicologico con un protagonista, Alessandro Preziosi, straordinariamente bravo nell’interpretazione dell’artista olandese.

Il sottotitolo della pièce, “L’odore assordante del bianco”, sintetizza lo smarrimento del pittore, le sue giornate in claustrofobia, in una solitudine angosciante. Il bianco intacca l’olfatto, la vista, l’udito. Nella stanza tutto è terribilmente e insopportabilmente bianco. E Van Gogh è ingabbiato in un non-colore che non ammette respiro.

Al Curci di Barletta dal 14 al 16 febbraio in scena una pièce che sta ottenendo successo di pubblico e di critica. Il testo di Massini è vincitore del Premio Tondelli – Riccione 2005 per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con feroce immediatezza espressiva”. La galoppante tensione narrativa rende lo spettacolo toccante, avvincente e coinvolgente.

Assoggettato e fortuitamente piegato dalla sua stessa dinamica cerebrale Van Gogh ci appare nella stanza di un manicomio, nella devastante neutralità di un vuoto” dice Preziosi che veste magnificamente i panni dell’artista. Del resto come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco, nella devastante neutralità di un vuoto?

È il 1889 e l’unico desiderio di Van Gogh è uscire dalle mura del manicomio di Saint Paul. La sua prima speranza è riposta nella visita inaspettata del fratello Theo. Vincent che è considerato matto, è più profondo e più sottile degli altri. Nessuno è in grado di comprendere i bisogni e le sregolatezze di un’artista, che finisce per cadere in un’apatia agghiacciante, senza via d’uscita.

L’odore assordante del bianco diviene così una singolare esperienza per lo spettatore, inerme, di fronte ad un testo forte che trasmette i tormenti dell’arte e della follia tra il bianco e il silenzio, senza trascurare i pregiudizi, la mancanza di ascolto, la diversità.

Massini coglie lo spunto dalla vicenda biografica di Van Gogh per trattare un tema caro alla drammaturgia, “il labile confine tra verità e finzione, tra follia e sanità, tra realtà e sogno”, esplorando anche il concetto di libertà individuale di cui cerca di tracciare i confini.

Vincent Van Gogh – L’odore assordante del bianco” di Stefano Massini è uno spettacolo prodotto da Khora Teatro/TSA – Teatro Stabile d’Abruzzo. Protagonisti in scena: Alessandro Preziosi, Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Leonardo Sbragia, Antonio Bandiera. Regia Alessandro Maggi; scene e costumi Marta Crisolini Malatesta; disegno luci Valerio Tiberi, Andrea Burgaretta; musiche Giacomo Vezzani; supervisione artistica Alessandro Preziosi.

Sabato 15 febbraio alle ore 18.30 presso il foyer del Teatro il consueto appuntamento del ciclo “Incontri fuori scena” con Alessandro Preziosi e gli attori della Compagnia. Occasione imperdibile per dialogare con i protagonisti della pièce che offe molteplici opportunità di riflessione.