Paolo Vitali
Paolo Vitali

In un momento così difficile per tutti, l’arte e la cultura possono aiutarci a comprendere meglio il mondo che ci circonda e, soprattutto, a riflettere sulla bellezza e sull’ambiente in cui viviamo. Per “Io resto a casa con la cultura”, il prof. Paolo Vitali ci offre quattro sue opere realizzate in questi anni: un trittico realizzato qualche anno fa con una tecnica mista su cartone, e due più recenti che denunciano l’inquinamento delle acque e ciò che interferisce sulla vegetazione. «Mi ha sempre affascinato ciò che non è visibile ad occhio nudo, come la bellezza molto suggestiva della microbiotica: batteri e virus.

 

 

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Ritengo che, in un momento così drammatico, sia importante riflettere sul presente e ancor di più sul futuro: prestare attenzione al valore del tempo, del rapporto con le persone, con la natura, con le cose che la visita così imprevista e maligna del virus sta modificando. Magari scoprire che lo scenario attuale era stato profetizzato anni fa senza suscitare alcuna attenzione e riflessione per ciò che poteva accadere. Il riferimento va ad alcuni lavori ispirati a questo tema che dovevano servire da monito a tutta l’umanità. Questo dovrebbe essere il compito di tutta l’arte in ogni sua espressione». Dunque l’arte non solo come testimonianza del monumento storico, ma anche in grado di comunicare delle sensazioni realizzatesi in maniera violenta ed enorme oggi. «I virus ci rammentano la nostra fragile condizione di esseri naturali», questo l’invito alla riflessione dell’artista, che coglie quest’occasione per stringersi, metaforicamente, a tutta la comunità barlettana, di cui fa parte ormai da tanti anni, esprimendo il proprio invito al rispetto, alla fiducia.