Rispetto al dibattito che si è aperto all’indomani della richiesta avanzata al Comune di Barletta dall’amministratore unico della Barsa, Michele Cianci di avere, al pari di quanto avvenuto in altre città limitrofe, accesso ai dati relativi alle persone contagiate da covid-19 ed in sorveglianza attiva o in quarantena presso le proprie abitazioni (al fine di garantire al meglio la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori deputati alla raccolta e smaltimento dei rifiuti) non possiamo che condividere qualsiasi azione di contrasto alla diffusione del virus adottando protocolli di sicurezza nella raccolta e gestione dei rifiuti.

Allo stesso tempo, siamo consapevoli dell’importanza di tutelare la privacy dei cittadini come previsto dalle norme, sia a livello nazionale che europeo, come per esempio nel regolamento UE n. 679/2016 GDPR. Andrebbero, a nostra avviso, garantite nell’interesse collettivo di sanità pubblica entrambe le posizioni: di tutela dei lavoratori e di garanzia della privacy adottando, sia l’art. 9 e 21 del GDPR rispetto al consenso informato ed esplicito del cittadino, consapevole di dover rispettare le regole imposte per interrompere la catena del contagio, così come del ruolo dell’autorità di controllo e garante della privacy che ricadono nelle responsabilità e segreto professionale di chi detiene e gestisce tali dati sempre nell’interesse collettivo e tutela della sanità pubblica.

Si tratta di linee ed azioni che devono, come lo sono, essere coordinate dal Prefetto della Bat a valere sull’intero territorio, come indicato dai protocolli Ministeriali, dalle Ordinanze del Presidente della Regione Puglia e dai Sindaci coinvolti. Si consideri inoltre che la Barsa da tempo ha avuto il merito di aver applicato tutte le indicazioni e prescrizioni previste dai DPCM, in particolare rispetto alla fornitura ed utilizzo di DPI, alla sanificazione costante e programmata di mezzi ed ambienti di lavoro, così come facendo rispettare il distanziamento sociale anche dilazionando gli orari di lavoro evitando così assembramenti in fase di inizio e fine turno. Tutto questo ha comportato un grande sforzo in termini di investimenti economici ed organizzativi, coinvolgendo tutto il personale, a garanzia della salute e sicurezza degli stessi. Il tutto finalizzato al miglioramento del servizio ai cittadini, attraverso un’opportuna sinergia tra chi amministra l’azienda ed il suo socio unico. Questo sforzo e questa sinergia andrebbero accentuati anche per il superamento di questa problematica, al fine di non vanificare gli sforzi che quotidianamente tutti siamo chiamati a sostenere, nell’interesse della comunità.

Emanuele Papeo

Segretario della Fp Cgil Bat

Settore igiene ambientale