RIAPRO, si chiama così l’iniziativa del Politecnico di Bari per la riconversione aziendale per la produzione di DPI. Una iniziativa che ha coinvolto il territorio pugliese ma anche quello confinante. Nella sostanza l’idea è quella di dare linee guida e certificare al meglio la produzione per esempio di mascherine realmente utili alla collettività. Mascherine filtranti che abbiano una reale efficacia per far si che ogni persona non possa esser vettore per altri di Covid-19. E allora dopo una fase di studio e di test lo stesso Politecnico di Bari ha dato il via libera a 21 aziende pugliesi per la produzione e commercializzazione di mascherine filtranti adatte alla popolazione. A farla da padrona, tra le aziende che hanno avuto il via libera, c’è sicuramente la BAT in cui diversi imprenditori hanno scelto di modificare la propria linea produttiva.

Tra queste c’è proprio la PA.AB azienda espressione del territorio della sesta provincia pugliese condivisa tra Andria e Barletta, relativamente giovane nel settore tessile, che ormai da due anni e mezzo è impegnata nella produzione e vendita di prodotti tessili. Tre soci, Giuseppe Abbasciano, Vincenzo Dicuonzo e Savio Palmitessa, che hanno deciso di studiare una riconversione aziendale rapidamente ma con grande scrupolo ed attenzione. E così sono nate le mascherine filtranti certificate dal Politecnico di Bari.

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