Un piccolo passo, ma essenziale: quello compiuto dalla Giunta comunale con una delibera del 5 maggio scorso in cui si approva semplicemente un atto d’indirizzo con un progetto di fattibilità tecnico-economico riguardante il rifacimento del tratto del molo di levante, cosiddetto “braccio”, che collega al Trabucco, da poco ricostruito. Questo progetto di fattibilità valuta una spesa di circa 600.000 €.

Il percorso è partito quattro anni fa con delibera di Giunta Comunale n. 79 dl 10/04/2014 “il Comune di Barletta – si legge nel riepilogo del documento comunale – ha deliberato di sottrarre dall’attuale condizione di degrado l’ultimo simbolo a sud della Puglia dei colossali “ragni” della tradizione peschereccia delle città marinare e di farsi carico direttamente della concessione demaniale, promuovendo un incontro proficuo ed efficace con l’Autorità Portuale del Levante (oggi Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale)”. Poi in seguito all’approvazione della legge regionale sulla salvaguardia dei Trabucchi, si è proceduto con la progettazione per il rifacimento (quasi totale) del nostro esemplare ligneo. Così, a fine dicembre scorso, come si ricorderà, sono stati terminati i lavori di recupero dello straordinario esemplare, ormai monumentale, identitario della storia sociale – economica recente della città. Il manufatto per decenni in questo secolo ha letteralmente sfamato diverse famiglie legate all’attività di pesca. Ora si prevede di realizzare in quel tratto del molo il “rifacimento pavimentazione; installazione di balaustra anti-caduta sul lato porto; installazione di sistema d’illuminazione a pali; fornitura di uno o più erogatori di acqua e di luce; sistema videosorveglianza; lavori di arredo urbano”.

Come si diceva, quello dello scorso 5 maggio non è che un atto d’indirizzo. Il passaggio obbligato sarà quello della valutazione del progetto da parte dell’Autorità Portuale che di fatto è proprietaria dell’area interessata. Secondo rosee prefigurazioni di Palazzo Di Città, tale progetto sarà sostenuto economicamente completamente dalla stessa Autorità; questa si è definita disponibile ai nostri microfoni, attraverso il presidente Ugo Patroni Griffi: «Questo è il prodotto di un iter amministrativo piuttosto complesso: il progetto sconta il parere necessario della Capitaneria di Porto, che non dovrebbe tardare. Solo dopo potremmo procedere. C’è la disponibilità da parte dell’Autorità Portuale a investire sul waterfront di Barletta».

Dal Settore Lavori Pubblici del Comune, che ha realizzato il progetto di fattibilità, fanno sapere che la sottoscrizione per il necessario protocollo d’intesa è ormai prossima, per poi passare alla progettazione esecutiva. Per la realizzazione dell’opera, dunque, ci vorrà un po’ di tempo, sperando che tutto venga approvato senza problemi, altrimenti serviranno altre forme di finanziamento.