Prosegue la complessa azione della Prefettura di Barletta Andria Trani per accompagnare, in un quadro di legalità e sicurezza, la ripresa delle attività produttive del territorio in questa “fase 2” dell’emergenza epidemiologica. Attenzione sempre più rivolta alla prevenzione del rischio di infiltrazioni della criminalità nel tessuto produttivo ed imprenditoriale, anche in relazione a quanto emerso negli appositi tavoli tenuti in questa settimana (le due Riunioni Tecniche di Coordinamento delle Forze di Polizia, la prima allargata al Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani ed al Capo della Direzione Investigativa Antimafia di Bari, la seconda con i rappresentanti di ABI Puglia, Cofidi provinciali e delle locali Associazioni Antiracket ed Antiusura).

In linea con la strategia definita nelle predette riunioni con Magistratura e vertici provinciali delle Forze di Polizia, il Prefetto Maurizio Valiante ha presieduto in videoconferenza una riunione del Gruppo Interforze Antimafia, composto dai rappresentanti delle Forze di Polizia e del Centro Operativo di Bari della Direzione Investigativa Antimafia. Il Gruppo è stato incaricato dal Prefetto di procedere alla verifica sul territorio dei lavori pubblici e delle concessioni rilasciate dagli enti, che saranno costantemente e capillarmente mappati, e dell’andamento delle dinamiche societarie, sicuramente utili per carpire elementi spia di possibili fenomeni di interferenza delle organizzazioni criminali. Interventi, questi, che saranno inevitabilmente affiancati dall’intensificazione dell’attività investigativa e di prevenzione da parte delle Forze di Polizia, utile ad intercettare qualsiasi segnale sintomatico di tentativi della criminalità di trarre vantaggio dagli effetti recessivi che si sono prodotti sul piano sociale ed economico a causa dell’emergenza sanitaria.

I componenti del Gruppo Interforze Antimafia hanno dunque assicurato una puntuale azione di monitoraggio dei contesti territoriali di riferimento in relazione alle attività di specifica competenza, ai fini della definizione degli indicatori di rischio necessari per i conseguenti interventi di prevenzione e contrasto a salvaguardia della legalità.