Il Presidente della regione Puglia Michele Emiliano, con l’ordinanza n 235, ha autorizzato il ripristino dei mercati cittadini sia per tutti i settori merceologici. Questa notizia auspicata da più parti, è stata una vera e propria boccata d’ossigeno per circa 15.000 venditori ambulanti oltre che per svariate migliaia di dipendenti di tale settore. La misura efficace da lunedì 18 maggio però, sta incontrando delle difficoltà in alcuni comuni (per fortuna non tutti) e tra questi purtroppo vi è il comune di Barletta”. Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale Filippo Caracciolo.

In effetti – afferma Caracciolo – nella città capoluogo di provincia la decisione sarebbe quella di alternare gli operatori un sabato si e l’altro no, per garantire un distanziamento tra gli stalli mercatali, quando il distanziamento da garantire è solo quello fisico. Tale misura che sta già provocando un allarme sociale, sarebbe rischiosa, ingiusta e pericolosa per diversi motivi”.

Il primo motivo -spiega Caracciolo – è di carattere sanitario, infatti se vi sono 10 persone che vogliono comprare un pantalone ma i venditori sono due anziché quattro, il rischio di assembramento è matematicamente più alto. Il secondo motivo è quello economico, ovvero a fronte di un mercato settimanale è possibile trasformarlo in quindicinale? È possibile negare un diritto a persone che pagano per oltre 50 mercati l’anno? L’altro pericolo è legato alle casse cittadine e quindi al comune, che a fronte di una possibile causa collettiva potrebbe essere condannato a pagare i mancati incassi dei privati. Chi pagherebbe per le varie azioni di risarcimento?”

Ecco perché – prosegue Caracciolo – tale soluzione non è percorribile. Si dia ascolto ad operatori e sindacati di categoria realmente rappresentativi, si vigili di più sui venditori abusivi che spesso vendono prodotti contraffatti, non si permetta al momento l’ingresso agli spuntisti e si dia priorità a chi è in regola con i pagamenti dei posteggi”. 

Chiedo al sindaco Cannito di usare buon senso. Ravvedersi non significa mortificare la propria idea ma dimostrare l’intelligenza politica e la sensibilità che deve contraddistinguere chi ricopre posizioni di responsabilità. Si andrebbero così – conclude Caracciolo – anche a spegnere le polemiche degli ultimi giorni evitando strumentalizzazioni utili solo a generare ancor più disagio ad operatori che a causa del coronavirus, hanno già pagato un prezzo salatissimo”.