Uno dei simboli della tradizione marinara di Barletta. Era un rudere vandalizzato ed abbandonato all’incuria prima che il Comune e la Regione avviassero un progetto di ricostruzione dell’antico manufatto. Ora che è tornato a rivivere, il trabucco del Molo di Levante, l’unica sopravvissuta delle cinque storiche macchine da pesca un tempo presenti a Barletta, attende solo di entrare a far parte del patrimonio fruibile della città. Un ostacolo che il Comune e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale hanno deciso di superare insieme, firmando un protocollo d’intesa che consentirà di riqualificare il Molo di Levante per renderlo finalmente percorribile in sicurezza.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, è al lavoro per reperire le risorse finanziare che servirebbero a completare la riqualificazione anche del tratto di molo che dal trabucco arriva sino alla lanterna. L’obiettivo, spiega, è di riconnettere Barletta alle sue tradizioni avvicinando i giovani alle antiche usanze marinare della città. Avrà questa finalità anche l’allestimento di un Museo del Mare all’interno della macchina da pesca. In tempi brevi, il Comune presenterà alla Capitaneria di Porto la domanda per ottenere la consegna delle aree interessate dall’intervento di riqualificazione e dall’utilizzo come passeggiata a mare. I lavori sono pronti a partire e a procedere speditamente, burocrazia permettendo.

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