Ci pensa Michele Lattanzio, socio del Barletta 1922, a tracciare l’agenda setting del mese di giugno a tinte biancorosse. La priorità è composta da 11 lettere, quanti sono i giocatori che vanno in campo: ripescaggio. Una volontà che passa dal quinto posto allo stop nel campionato di Eccellenza e da due parole chiave:solidità e programmazione.

Saldate le pendenze, azione comunicata in una nota ufficiale la scorsa settimana, ora l’attenzione è tutta sugli impianti di gioco. La certezza è nell’impossibilità di giocare al Manzi-Chiapulin e nella volontà di riuscire a tornare entro l’alba del 2021 al Puttilli. Alle porte c’è un incontro con l’amministrazione comunale, senza dimenticare le opzioni Canosa e Trinitapoli.

Nell’organigramma che verrà, Lattanzio sembra destinato a un ruolo di responsabilità nel settore giovanile. Per i baby biancorossi le idee sono chiare:

Pazienza e costanza. Sono le due compagne di viaggio che il Barletta 1922 dovrà portare al suo fianco nelle calde settimane dell’estate 2020. L’obiettivo dichiarato è quello di tornare in serie D dopo aver abbandonato i pro cinque anni fa.