La seduta di Consiglio comunale di ieri pomeriggio, tornato a riunirsi dopo un paio di sedute svoltesi in videoconferenza a causa dell’emergenza Coronavirus, si è tenuta nell’auditorium del liceo scientifico “C. Cafiero”, proprio di fronte alla sede della Sala consiliare; questo per agevolare il distanziamento previsto dai DPCM, offrendo il segnale di un lento ritorno, si spera, alla normalità in sicurezza.

In apertura, il presidente Dicataldo ha comunicato che ancora non è intervenuta una formale comunicazione al proprio ufficio, come aveva già auspicato, con le spiegazioni da parte dell’interessato degli inconvenienti imbarazzanti, con riferimento alle frasi piccanti sfuggite durante uno dei consigli in videoconferenza; ha inoltre dato ufficialità alla nascita del gruppo consiliare unitario con i consiglieri Marzocca e Damato di cui avevamo già dato notizia. Varie le domande di attualità e interpellanze per l’Amministrazione da parte dei consiglieri: la questione sulla riapertura delle spiagge libere, per cui il consigliere Basile (M5S) ha chiesto di pensare ai richiedenti del Reddito di Cittadinanza per agevolare il controllo in questa terza fase di pandemia. Il consigliere Doronzo (Coalizione civica) ha invitato a riflettere sull’importanza della riapertura dell’aula- studio presso la biblioteca comunale, chiaramente nel rispetto delle norme di sicurezza, luogo molto frequentato dai giovani studenti di Barletta.

Ma a tenere banco è stata la questione, estremamente attuale, denunciata proprio in questi giorni dalla stampa locale, riguardo al rifiuto da parte della Giunta di godere del diritto di prelazione per un immobile, vincolato dalla Soprintendenza, collocato al primo piano sopra l’edificio della storica Cantina (palazzo Damato), che secondo la tradizione sarebbe il luogo dove avvenne l’Offesa da cui scaturì la Disfida del 1503. L’amministrazione Cannito si era detta non interessata all’acquisto dell’immobile; legittimamente com’è avvenuto per altre situazioni simili in passato, anche perché non s’ignori il già grande patrimonio immobiliare non ancora valorizzato di cui è in possesso l’ente comunale. Ciò che ha suscitato l’attenzione delle opposizioni, incalzando l’Amministrazione è che la società acquirente l’immobile risulterebbe collegata all’assessore Lasala, peraltro ieri assente in Consiglio. Tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, hanno richiesto l’annullamento dell’atto con cui si è fatta rinuncia al diritto di prelazione, caldeggiando invece l’ipotesi di avvalersi di tale diritto per l’acquisto di un immobile in una posizione strategica dal punto di vista storico e turistico. Il consigliere Dipaola (Buona Politica) ritiene che l’immobile possa essere il contenitore adatto ad esporre il grande patrimonio comunale legato alla Disfida, vista la pertinenza con la stessa Cantina; o la sede per la nascente Fondazione. Si tratta di circa 200 mq per 205.000 €. Insomma, la posizione emersa dei vari interventi potrebbe essere riassunta con un “compriamolo e poi si pensa a come utilizzarlo”; intanto si guardi alle responsabilità politica di aver taciuto una decisione importante, per cui si dovrebbe ascoltare un po’ di più le proposte della cittadinanza prima di giungere a decisioni definitive. Certamente uno “scivolone”, non il primo, che ha messo in imbarazzo tutta la maggioranza e l’amministrazione.

In conclusione si porrà rimedio all’errore con una delibera che vada ad annullare il diniego al diritto di prelazione, e successivamente si dovrà discutere del possibile acquisto dell’appartamento in oggetto. La discussione si è protratta fino a tarda serata, facendo rinviare gli altri punti all’ordine giorno ad una prossima convocazione.